Politica

Lombardia, Majorino lancia la candidatura: “Moratti e Fontana sono il passato. M5s? Bisogna creare l’alleanza più forte possibile”

Moratti e Fontana sono il passato, noi siamo il futuro”. Pierfrancesco Majorino presenta così la sua corsa elettorale alle prossime elezioni regionali in Lombardia. L’europarlamentare ed ex assessore di Milano, oggi in veste di candidato del Pd, apre la sua campagna elettorale da Milano pronto ad ampliare i confini della coalizione anche al Movimento 5 stelle. “Siamo qui con un’alleanza di forze politiche, movimenti civici che può arricchirsi ancora di più per diventare ancora più determinata”, ha sottolineato dal palco del teatro Elfo Puccini. “Mi piace l’approccio del Movimento 5 stelle che è volto a confrontarsi sui contenuti e vedremo cosa accadrà. I 5 stelle non vanno né demonizzati né inseguiti, faremo questo confronto nei prossimi giorni e vedremo cosa accadrà”, ha aggiunto a margine dell’evento: “Dopo 28 anni bisogna costruire l’alleanza più forte possibile per mandare via la destra e cambiare radicalmente la Lombardia”. Apertura che ha trovato la sponda anche del sindaco di Milano, Beppe Sala, che – proprio in occasione della presentazione della candidatura di Majorino – si è detto disponibile a contattare personalmente il presidente del M5s Giuseppe Conte.

Commentando i sondaggi che danno come molto quotata la riconferma della giunta di centrodestra, Majorino tira dritto: “Non c’è partita? Lo dico ai nostri avversari che vengono dal centrodestra, Fontana e Moratti: io non mi iscrivo al torneo di quelli che vogliono partecipare o che vogliono perdere bene. Noi siamo in campo per portare finalmente aria fresca e nuova in questa Regione”.

E proprio la candidatura di Moratti, con il sostegno di Calenda e Renzi, e la possibile frattura interna all’elettorato di centrosinistra sembra non impensierire Majorino. “Credo che Letizia Moratti rappresenti una storia autorevole di centrodestra. Ha una lista civica fatta anche di secessionisti e di esponenti della destra. Io – ha sottolineato – rispetto quello che avviene nell’ambito dello schieramento avversario, ma Fontana e Moratti rappresentano le liti interne al centrodestra. Quindi non sono preoccupato”.