La spettacolare implosione di FTX, il cripto-exchange dove diversi hedge funds e super ricchi avevano investito, ha messo a nudo l’ennesima componente surreale del mondo in cui viviamo.
Ancora una volta ci si confronta con un gruppo di ragazzi secchioni, decisamente superdotati in matematica ed informatica, che in poco tempo hanno accumulato miliardi maneggiando criptovalute. Ragazzi anche poco avvezzi al gioco della finanza, inesperti e decisamente poco maturi – quasi tutti dopo il tracollo sono tornati a casa di mamma e papà, possibilmente a giocare alla playstation. E dato che il sistema è ancora scarsamente regolato e le cripto sono le moderne pepite, si sono verificate irregolarità che hanno prodotto diverse frodi.
E’ probabile anche, come sostiene il fondatore di FTX, Sam Barkman-Fried, che queste frodi non siano state del tutto intenzionali ma in parte frutto di errori di calcolo nei bilanci (8 miliardi di dollari scomparsi in contabilità). Tuttavia, la scomparsa dei soldi degli investitori a loro insaputa rimane un dato di fatto. E dunque i responsabili se ne devono far carico e finiranno molto probabilmente in prigione. Ma questa è una storia vecchia.
L’aspetto originale, direi unico, dell’implosione di FTX è la missione di Barkman-Fried e dei suoi giovani collaboratori, in altre parole il motivo per cui poco più che ventenni si sono buttati a pesce nel mercato delle cripto e in quello finanziario. Secondo quanto hanno ripetutamente affermato, il motivo era redistribuire la ricchezza accumulata. Tutto il gruppo dirigenziale di FTX, infatti, aveva abbracciato i principi dell’altruismo efficace, una filosofia di vita che incoraggia le persone a guadagnare redditi molto elevati per poi darne una parte sostanziale in beneficenza.
Negli ultimi dieci anni, l’altruismo efficace è diventato un movimento culturale molto popolare tra i miliardari della Silicon Valley, e Sam Bankman-Fried era proprio uno dei sostenitori di più alto profilo e donatori più ricchi. Bankman-Fried era anche molto vicino ad uno dei fondatori del movimento, il filoso Peter Singer, che però dopo l’implosione di FTX ha preso le distanze dal cripto miliardario e dalle sue imprese.
L’altruismo efficace ha attecchito bene tra i super ricchi, perché ha dato una motivazione di bene comune alla nuova classe di imprenditori miliardari, da Jeff Bezos ad Elon Musk fino a Sam Bankman-Fried, forgiata dall’innovazione tecnologica. Con background simili, bravissimi a scuola perché secchioni ma anche molto intelligenti, costoro hanno intrapreso un percorso accademico scientifico perché era quello più confacente all’anticipazione di un futuro prossimo venturo, straordinario in quanto progettato dall’Intelligenza Artificiale.
Arrivati al traguardo della ricchezza estrema giovanissimi e con relativa facilità, l’altruismo efficace è diventato una sorta di medaglia sociale al valore, ha sancito la loro eccezionalità quali membri della comunità perché ha offerto loro lo strumento per influenzarla, per cambiare le vite di milioni di persone.
A differenza dei movimenti degli anni Sessanta e Settanta – da quelli per i diritti umani fino al femminismo – l’altruismo efficace incoraggia la diversità, l’eccezionalità dei pochi e la giustifica offrendo loro l’opportunità di fare la carità ai meno fortunati. Non si domanda perché alcuni hanno accumulato ricchezze più grandi del Pil di intere nazioni e perché le masse diventano sempre più povere, la redistribuzione del reddito viene affidata alla beneficenza dei pochi fortunatissimi.
Tutto ciò comporta la celebrazione della ricchezza a discapito di obiettivi societari ben più nobili come l’istruzione e la sanità per tutti. Celebrazione della ricchezza che si nasconde dietro la maschera filantropica. Anche se Bankman-Fried ha più volte affermato che il suo obiettivo non era diventare ricco ma redistribuire quanta più ricchezza possibile e la sua generosità era reale, si trattava delle briciole di un impero costruito con molta probabilità sulla frode.
Intanto la sua era una vita da super ricco, in un’intervista a Bloomberg ha ammesso di aver avuto spese per un miliardo e mezzo di cui non si era neppure accorto. Era anche una vita da super star, con feste dove tra gli invitati figuravano personaggi come Tony Blair e Bill Clinton.
Alla radice dell’implosione di FTX ci sono anche modelli comportamentali e societari sbagliati che hanno portato un gruppo di ragazzi a giocare con il cripto fuoco dell’ultra ricchezza. Certo questo non giustifica il loro comportamento, ma ci fa riflettere sul vero significato della vita reale in un mondo sempre più surreale.