Prepariamoci dunque a entrare nel Rinascimento. A vedere a un passo da noi cavalieri che svettano veloci con le loro lance acuminate, a osservare i loro stendardi colorati. A entusiasmarci per la loro performance. In una dimensione non da film, ma come se ci trovassimo proprio in quell’arena. Dove? Nella piazza Maggiore di Sulmona
Fino al 1600 si teneva due volte l’anno. Poi un vuoto di secoli fino alla sua rinascita in versione moderna, nel 1995. La Giostra Cavalleresca di Sulmona (L’Aquila) si lancia ora in una nuova vita tutta contemporanea. “Sulmona Experience 360°” è la prima realtà virtuale immersiva applicata a una manifestazione storica. Permetterà a tutti di entrare nel contesto della gara, del corteo e degli eventi collaterali indossando un semplice visore. Prepariamoci dunque a entrare nel Rinascimento. A vedere a un passo da noi cavalieri che svettano veloci con le loro lance acuminate, a osservare i loro stendardi colorati. A entusiasmarci per la loro performance. In una dimensione non da film, ma come se ci trovassimo proprio in quell’arena. Dove? Nella piazza Maggiore di Sulmona, che ospita il torneo ogni anno a luglio, e per le strade della cittadina in cui sfila il corteo storico con quattrocento figuranti di Borghi e di Sestieri in costume. Prepariamoci anche ad assistere all’assegnazione solenne del premio. E’ il Palio disegnato ogni anno da un artista e ispirato alla storia, ai simboli, ai monumenti e personaggi della città di Sulmona, consegnato a fine gara durante una cerimonia.
Il nuovo progetto di divulgazione culturale del “Sulmona Experience 360°” è stato presentato a Napoli il 25 novembre ed è già attivo. Perché nel capoluogo campano? Per il legame storico fra le due città. La Regina Giovanna D’Aragona, non solo sovrana di Napoli ma anche principessa di Sulmona, è stata spettatrice più volte della Giostra cavalleresca. Inorridita dai combattimenti troppo cruenti, ne scrive in una pergamena indirizzata ai responsabili del governo cittadino. E’ il primo documento riguardante la Giostra. Ed è il segno di un forte legame fra le due comunità.
Il Progetto “Sulmona Experience 360°” propone una serie di mini documentari video, realizzati con la tecnologia della Realtà Virtuale a 360 gradi, che proiettano l’utente dentro l’azione della Giostra in una vera e propria esperienza immersiva. Trattano ognuno una tematica specifica degli eventi della manifestazione, oggi non più cruenta come all’epoca della Regina. La fiera, un punto di vista sulle attività artigianali e commerciali di un tempo, da sempre cuore pulsante della città. Gli spettacoli, la magia del torneo, le rievocazioni storiche, i giochi pirotecnici e d’intrattenimento. Lo storytelling, un viaggio alla scoperta della storia, della cultura e delle bellezze della città di Sulmona. Infine i cortei, una copertura completa di tutte le tappe della rievocazione storica: da quelli della Giostra di Sulmona a quelli della Giostra Europea fino ai Borghi più belli d’Italia.
Qualche cenno storico. I primi documenti attestanti l’esistenza della Giostra Cavalleresca di Sulmona risalgono alla seconda metà del Cinquecento. Il torneo si teneva il 25 marzo, Annunciazione di Maria, e il 15 agosto, Assunzione di Maria. La Giostra però secondo alcuni studiosi avrebbe avuto origine in tempi precedenti: già all’epoca di Federico II, nel XIII secolo. Il torneo consisteva in tre assalti alla lancia, portati contro un bersaglio umano (il cosiddetto “mantenitore”) da un cavaliere munito di una lancia con vernice bianca sulla punta, detta punteria. Fin dalle origini la sfida si disputava nel foro detto della Piscarìa che, riferisce lo studioso Enzo Mattiocco, è da identificare con l’attuale Largo Faraglia vicino all’Acquedotto medioevale del 1256, fatto costruire da Re Manfredi di Svevia. Con il tempo, cominciando proprio dalla costruzione del monumentale Acquedotto, la “piscarìa” si estende fino a raggiungere le dimensioni e caratteristiche dell’attuale piazza Maggiore. Nel Quattrocento la piazza viene arricchita della presenza di una piccola chiesa dedicata a San Sebastiano e poi a San Rocco. Proprio qui sostano i cavalieri in preghiera prima di lanciarsi nella Giostra. Disputato in occasione di solennità religiose, ad organizzare il torneo cavalleresco di piazza Maggiore in passato sono i governatori delle chiese del posto, intitolate appunto alle due solennità mariane, che sostengono l’onere finanziario dell’organizzazione.
Nel 1581 le associazioni religiose cessano di organizzare e finanziare le Giostre. La circostanza agita non solo l’aristocrazia locale, che di quelle Giostre è sempre stata protagonista, ma anche i ceti artigianali e commerciali che lamentano la mancanza di indotto economico che i tornei equestri producono. Da quel momento è la pubblica amministrazione ad accollarsi le spese della manifestazione. A partire dai primi anni del XVII secolo le Giostre attraversano momenti di crisi. L’ultima Giostra si svolge quindi nel 1643, vinta da Scipione Tabassi, rampollo di una nobile famiglia sulmonese. Poi il nulla. Per quasi due secoli nessuno si occupa più della tradizione. Tranne alcuni archeologi. La svolta arriva nel 1995 dopo un lungo lavoro di ricerca di fondi da parte dell’associazione Giostra Cavalleresca con il supporto del Comune. Nascono scuole per sbandieratori, tamburini, danza antica, cavalieri. Si comincia a organizzare il popolo della Giostra, i Borghi e Sestieri nei quali il centro storico viene ripartito.
“Sulmona Experience 360°” arriva oggi ad estendere a tutti un evento della nostra storia. Nasce dalla collaborazione fra Emanuele Binucci, conoscitore delle rievocazioni storiche nazionali, Manuel Marozzi, manager di progetti innovativi su esperienze immersive digitali, l’associazione Giostra Cavalleresca di Sulmona che accoglie del progetto l’aspetto rivoluzionario.
I mini documentari sono visibili su:
https://www.youtube.com/@giostrasulmona
https://www.giostrasulmona.it/sulmona-experience-360
https://www.sulmonaexperience360.it