Gli atti - Gli inquirenti e l'ipotesi delle manovre correttive previste anche prima del fermo del campionato. Il ruolo di "contabile" delle plusvalenze di Claudio Chiellini, fratello dell'ex capitano bianconero Giorgio
Nel mare magnum degli atti che compongono la complessa indagine della procura di Torino sulle “dissennate” “manovre correttive” per occultare la reale situazione finanziaria della Juventus e che hanno portato alla richiesta di processo per 12 persone fisiche – compreso Andrea Agnelli – e la stessa società, si trovano email, appunti e intercettazioni che fotografano perfettamente quanto profondo fosse il baratro di cui i vertici erano consapevoli e quanto estreme potessero essere le misure da prendere, compreso “un tornado” di svalutazioni e ammortamenti. In questo quadro di consapevolezza compare anche il fratello di Giorgio Chiellini, ex capitano della Juve. Ebbene secondo gli inquirenti Claudio Chiellini (non indagato), che nella trascrizione di una riunione specifica come fossero necessari 120 milioni di plusvalenze per arrivare a 0, ha “il ruolo di autentico ‘contabile’ delle plusvalenze“. È lui secondo i pm di Torino, che “con cadenza periodica (addirittura settimanale in prossimità della chiusura di esercizio) ha ricordato ai dirigenti, in particolare dell’area sportiva (Fabio Paratici e Federico Cherubini) le previsioni di perdita e le conseguenti “plusvalenze” da conseguire (“to do”)… entro la fine dell’esercizio (bilancio di ogni anno) per colmare il valore negativo di partenza”.
“Sembriamo una manica di servi imbecilli” – Quando le ispezioni della Consob diventano un pensiero fisso e una questione da affrontare con urgenza, l’ex direttore finanziario Stefano Bertola (imputato, ndr) pensa che sia giunto il momento di tirare fuori i documenti per non peggiorare una situazione precaria e delicatissima: “È il tema di lasciare delle persone un po’ sulla graticola, no? Nel senso guarda queste persone son quelle che prendono le decisioni, no?[ … ] È una strategia se vogliamo, no? Uno stile di conduzione della casa [ … ] però non regge più, poteva reggere 20 anni fa ma oggi non regge più e ci sono delle responsabilità intermedie ci sono delle cose che secondo me non si possono neanche più eccepire perché non ti ascoltano più secondo me il messaggio che ti stanno dicendo è: ‘Non è che si può dare tutto il potere a uno’. È uno schema [ … ] che probabilmente loro conoscono troppo bene, han beccato anche in altre società non regge più e [ … ] altrimenti tutte le persone che ci hanno lavorato e ci sono di mezzo anche io che tra l’altro firmo il bilancio 19-20 e so solo il culo che mi son fatto per stare dietro a quei numeri[ … ] sembriamo una manica di servi imbecilli, no eh?”.
“Il tornado necessario” – In una e-mail inviata 17 febbraio 2021 Bertola, Stefano Cerrato (direttore finanziari dal gennaio 2021 anche lui coinvolto), e Marco Perrone (partner della società Kpmg non indagato), ricevono una mail dall’Investor Relations Team (non indagato). “Ci sono le plusvalenze che migliorano le Net loss (perdite nette, ndr) dei prossimi anni, ma questo genera un nuovo tornado di Devalutation & Amortization (D&A, Svalutazioni e Ammortamenti),” e, più avanti, 11 con le nuove assumptions (ipotesi, ndr) su plusvalenze e D&A: non si ferma il tornado, anzi … abbiamo bisogno del tornado“. Per gli inquirenti la conclusione è che la “necessità di ripianare le perdite d’esercizio della società appare, quindi, preminente e, sebbene gli interlocutori siano consci che la contropartita sia l’insorgenza di ingenti ammortamenti e possibili svalutazioni, definiti dall’Investor Relations Team un tornado di D&A”; “Essi hanno i/bisogno del tornado” chiosano gli inquirenti. Ed è lo stesso ormai ex presidente Andrea Agnelli (imputato) che in una conversazione intercettata qualche mese dopo, il 3 settembre 2021, con l’allora amministratore delegato Maurizio Arrivabene (imputato) ammette: “Sì ma non era solo il Covid e questo lo sappiamo bene! [ … ] Perché noi abbiamo due elementi fondamentali: da un lato il Covid, ma dall’altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti[ … ] E soprattutto la merda … perché è tutta la merda che sta sotto che non si può dire“.
Aggiornato da redazione web alle 13.47 del 5 aprile 2023