L’auto ibrida diventa sempre più una buona idea, le emissioni di CO2 dei veicoli sono sempre più prese in considerazione ma il portafogli degli italiani è sempre quello – anzi, forse si è ridotto – e, va da sé, che la strada all’elettrificazione vera resti ancora in salita.

Di fatto, però, un italiano su 3 si dice pronto a cambiare l’auto nei prossimi mesi, la sceglierebbe volentieri ibrida, purché i costi di gestione siano contenuti e il prezzo finale non superi i 30 mila euro: questo è quanto riportato, in sintesi, dalla ricerca condotta da Areté a novembre di quest’anno.

Secondo l’indagine, l’auto si configura ancora oggi come il principale veicolo di mobilità per quanto riguarda gli spostamenti quotidiani, come indicato dal 78% degli intervistati, mentre ai mezzi pubblici si affida solo il 12% e alle due ruote solo il 4% (scooter e moto) e il 3% (bicicletta).

Tra chi pensa di voler sostituire il proprio veicolo, il 50% dice di essere pronto a comprare un modello ibrido, che ad oggi giudica più affidabile, ma senza spendere oltre 30 mila euro (requisito necessario per 8 italiani su 10), il che limita molto la scelta finale dal momento che, anche al netto degli incentivi statali, la media dei modelli ibridi (specie quelli plug-in) richiede una spesa che supera la soglia indicata. Per il 37% degli intervistati, però, i prezzi delle vetture attualmente presenti sul mercato (quindi ibride e non) sono ancora troppo alti, senza dimenticare che a questa barriera si aggiunge anche quella dei tempi di consegna eccessivamente dilatati.

In generale, comunque, tra i criteri di scelta, c’è sì quello del prezzo e dei costi di gestione (aspetti indicati dal 46% del campione), ma c’è anche un 20% che tiene conto delle emissioni di CO2 del modello, oltre al tema della sicurezza di bordo (17%) e del comfort (10%). Una cosa che ormai non può (quasi) più mancare nel processo decisionale – e poi di acquisto – del veicolo è il test drive, richiesto dall’80% degli automobilisti.

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