L'ex direttore del telegiornale della seconda rete è ora al capo del dicastero e ha nominato come portavoce proprio l'ex conduttrice del tg. A fine ottobre Nalesso era finita nuovamente nel mirino per aver condotto l'edizione serale del "Tg2" con al collo un rosario
Dal Tg2 al Ministero della Cultura. Un percorso comune, seppur con ruoli differenti, per Marina Nalesso e Gennaro Sangiuliano. L’ex direttore del telegiornale della seconda rete è ora al capo del dicastero e ha nominato come portavoce proprio l’ex conduttrice del tg. A fine ottobre Nalesso era finita nuovamente nel mirino per aver condotto l’edizione serale del “Tg2” con al collo un rosario, suscitando numerosi commenti critici sui social.
“Non lo tolgo mai, proprio mai e non ho intenzione di farlo in futuro“, spiega in un’intervista a “Maria con te“, il primo settimanale mariano edito dalla San Paolo, in edicola questa settimana. Una polemica che la accompagna da qualche anno: “Non mi è mai passato per la testa, neppure per un secondo, di toglierlo o nasconderlo prima di andare in onda. Perché mai dovrei farlo? Racconta del mio amore per Maria e il figlio. Ogni tanto scoprono che porto il rosario al collo e riesplode il delirio, ma io sono assolutamente serena”, ha aggiunto Nalesso.
La portavoce di Sangiuliano ha ribadito la sua posizione: “La Madonna è arrivata nella mia vita di pari passo con il mio risveglio interiore. La prego spesso perché mi dia la forza di non agire d’impulso, di non replicare alle azioni degli altri, specie in circostanze di aggressività o prevaricazione”. Dall’intervista rilasciata al settimanale, rilanciata dall’agenzia Ansa, emergono altri particolari che rivelano una fede adulta sorta in seguito a una conversione profonda e impegni di solidarietà che vanno ben al di là della semplice esposizione di simboli cristiani. Compresa la conversione al cristianesimo della sua estetista Tila Maria, d’origine albanese, incuriosita proprio dal rosario portato al collo dalla giornalista, al cui battesimo ha fatto da madrina.
Già nel 2016 Nalesso era apparsa alla conduzione del Tg1 con collane raffiguranti la Madonna o altri riferimenti cristiani. Nel 2019 Michele Serra aveva contestato la scelta: “Fa sempre una certa impressione”, aveva scritto chiedendosi “Non si potrebbe cortesemente evitare?”. Dalla sua parte si erano schierate le forze politiche di centrodestra, in primis Giorgia Meloni, ora presidente del Consiglio: “Dopo due anni, la giornalista del Tg1 Marina Nalesso viene nuovamente contestata per aver indossato il crocifisso durante un’edizione. In una Nazione dove il servizio pubblico è stato perennemente influenzato dalla politica, è singolare che faccia scandalo una professionista con addosso il simbolo della propria fede. Io sto con Marina”, il commento apparso sui suoi profili social nel 2018.
E già nel 2016 Matteo Salvini era sceso in campo: “Qualche cretino a sinistra vorrebbe impedire alla giornalista Marina Nalesso di indossare il crocifisso quando conduce il tg. Ma dove siamo finiti in Italia? Libertà per i nostri simboli e la nostra cultura, no al pensiero unico”. Nel 2019 il leader della Lega era tornato sull’argomento: “Secondo qualche radical chic indossare il crocifisso ‘fa impressione’. Sì al velo, no alla croce. Siamo alla follia”.