Oliver Bierhoff è la prima vittima del flop della Germania ai Mondiali in Qatar: l’ex attaccante ha accettato di dimettersi da amministratore delegato delle squadre nazionali e dell’accademia di calcio federale. La federazione calcistica tedesca afferma che Bierhoff ha accettato di rescindere prematuramente il suo contratto, che doveva durare fino agli Europei 2024, che si giocheranno proprio in Germania. Bierhoff lascia dopo 18 anni da dirigente della federazione: aveva iniziato nel 2004 come team manager della Nazionale, per poi assumere nel 2018 la guida di tutte il settore.
“Bierhoff ha fatto un ottimo lavoro”, ha detto in una nota il presidente della federazione Bernd Neuendorf. “Anche se gli ultimi tornei non sono stati all’altezza degli obiettivi sportivi, il suo lavoro sarà sempre associato alla vittoria della Coppa del Mondo in Brasile”. Dopo quel successo però, la Nazionale tedesca è entrata in un vortice di risultati negativi, con la doppia eliminazione ai gironi nel 2019 e nei Mondiali tuttora in corso, ma anche con prestazioni deludenti agli Europei dello scorso anno. “Negli ultimi quattro anni non siamo stati in grado di sfruttare i successi precedenti e dare ai fan un motivo per festeggiare di nuovo. Alcune decisioni di cui eravamo convinti non si sono rivelate quelle giuste“, ha dichiarato Bierhoff nel comunicato della federazione. “Nessuno se ne rammarica più di me. Me ne assumo la responsabilità”, ha aggiunto l’ex centravanti di Udinese e Milan.
Anche il futuro del ct Hansi Flick a questo punto è sempre più in bilico. In Germania c’è grande preoccupazione per i prossimi due anni: la Nazionale tedesca deve ritrovare compattezza per presentarsi adeguatamente preparata all’appuntamento con Euro 2024. Un’altra figuraccia, per di più in casa, non sarebbe ammissibile.