Spettacolo, moda, cultura. Ma anche nomi della politica internazionale e dell’imprenditoria. La Prima della Scala per Milano non è la serata della mondanità. È la mondanità assoluta. Quella che dà direzione alle tendenze, quella che sfida le tendenze già sdoganate. Tanto più che quest’anno si regista parterre di ospiti che non si vedeva da tempo. La Prima del Boris Godunov vede infatti una partecipazione straordinaria, tanto che è stata impresa ardua per gli organizzatori trovare la quadra dei posti assegnati, cerimoniale alla mano. Al Piermarini sono arrivati infatti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato come sempre dalla figlia Laura, la premier Giorgia Meloni con il compagno e la numero uno della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Doppio, quindi, l’inno eseguito dall’orchestra: quello nazionale di Mameli e l’Inno alla Gioia di Beethoven. Ma non solo: tutta la Milano che conta ha ‘sfilato’ come da tradizione nel giorno di Sant’Ambrogio sotto la bacchetta del maestro Riccardo Chailly. Ed è subito sfida a colpi di look. Il foyer ha iniziato ad animarsi già dalle 16, due ore prima dell’inizio dell’opera. Il colpo d’occhio è total black, all’insegna di un glamour sobrio e sofisticato. Gli eccessi degli anni passati sono un ricordo. Abiti lunghi e scuri per le signore, smoking d’ordinanza per gli uomini. Tacchi altissimi, abiti da sera griffati, gioielli, paillettes, cristalli, mantelli scenografici e tanto, tanto, velluto. Due le tendenze di quest’anno: la spilla come accessorio “must” e il blu notte (o meglio, il blu Armani). Lo stilista milanese ha infatti vestito, ancora una volta, le personalità più di spicco presenti all’evento.
In primis la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, al suo arrivo alla Scala insieme al compagno Andrea Giambruno, ha scherzato così con i giornalisti presenti: “Spero che l’abito sia all’altezza delle vostre aspettative”. Effettivamente, c’era tanta, tantissima, attesa per il suo look e i pronostici sono stati confermati: anche in quest’occasione, la premier ha sfoggiato un raffinato abito di Giorgio Armani, lo stilista diventato il suo riferimento da quando è stata eletta capo del governo. In velluto blu notte, con la scollature incrociata e le spalle scoperte, su cui era posata una stola ton sur ton, la premier portava i capelli raccolti con qualche ciocca lasciata appositamente ad incorniciarle il viso, lo sguardo illuminato da un ombretto glitter rosa che metteva in risalto i suoi occhi chiari.
Ha scelto il blu anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyern: per lei un abito lungo con corpetto tempestato di cristalli e un giro di perle inframezzate da zaffiri ad impreziosire il look. Armani – collezione Privé – anche l’abito monospalla in raso nero indossato dalla figlia del Presidente della Repubblica, Laura Mattarella, quello della moglie del sindaco di Milano Beppe Sala e della ministra dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini, che ha impreziosito il look con una collana in diamanti. Dettagli brillanti anche per il look di Elisabetta Casellati, ex presidente del Senato e oggi ministro per le Riforme Istituzionali: habituè della Scala, ha sfoggiato un lungo abito nero con applicazioni gioiello. E il blu notte è decisamente il colore simbolo di questa Prima, scelto anche dalla moglie del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Elegantissima come sempre la senatrice Liliana Segre, con un bellissimo soprabito di velluto viola, orecchini di perle e una preziosa spilla antica, dettaglio chiave di molti look. L’ha sfoggiata anche la moglie del ministro Adolfo Urso, in chiave, però politica: sulla sua giacca glitter spiccava infatti un cuore con la bandiera dell’Ucraina. Scintillanti e sorridenti Roberta Armani e Alessandra Mastronardi, tutte in total look in velluto by Armani. A chiamare a sé i flash dei fotografi anche Rocio Munoz Morales, sempre vestita Armani Privé, con un top realizzato da filo di perle e cintura a forma di fiocco: “Raoul è a casa coi bambini e io mi godo questa serata meravigliosa da sola”, ha detto ai giornalisti riferendosi al compagno Raoul Bova. Papillon per Morgan, un tocco di rosa per l’attrice Sonia Bergamasco, tra le prime ad arrivare in teatro; mantello nero e smoking by Dolce e Gabbana invece per il cavaliere della danza Roberto Bolle.
Più sobrie di qualche anno fa (quando Daniela Santanchè fece scorrere fiumi d’inchiostro per il suo look total green sopra le righe e Alfonso Signorini per il suo mantello-cappa rosso fuoco), ma non meno vistose, le invitate alla Prima non hanno fatto una piega. Impeccabile anche Cristina Parodi, fasciata in un abito bianco attillatissimo del suo brand Crida, con guanti neri e chocker con strass a completare il look. Nel foyer sono poche le mise che sono riuscite a reggere il paragone. Tra i colpi di stile, da segnalare anche quello del giornalista Roberto D’Agostino, avvolto in una vistosa pelliccia animalier con i classici occhiali con lenti azzurrate e l’immancabile codino brizzolato. Impeccabili, invece, il giornalista Corrado Augias, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il presidente Confcommercio Carlo Sangalli e lo scrittore Alessandro Baricco.