Brittney Griner è di nuovo libera. La stella del basket americano arrestata in Russia lo scorso febbraio e accusata di traffico internazionale di droga è stata riconsegnata alle autorità statunitensi nell’ambito di uno scambio di prigionieri che ha coinvolto, in direzione opposta, il trafficante di armi Viktor Bout. “Ho parlato con Brittney Griner. È al sicuro, è in aereo, sta tornando a casa”, ha twittato Joe Biden.
La cestista era stata condannata in agosto da un tribunale di Mosca a 9 anni di reclusione. Una sentenza che i suoi sostenitori avevano ritenuto “politica”, viste le tensioni tra Russia e Stati Uniti nell’ambito del conflitto in Ucraina e non solo. “La cittadina americana Brittney Griner ha ricevuto una sentenza che ricorda ancora una volta quello che il mondo già sa – aveva dichiarao in quell’occasione il presidente Joe Biden – La Russia detiene ingiustamente Brittney. È inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente così che possa riunirsi con la moglie, gli amici e le compagne di squadra”.
Le preoccupazioni della famiglia e delle organizzazioni per i diritti umani che seguivano il suo caso erano cresciute a metà novembre, quando era arrivata la notizia di un suo trasferimento in una colonia penale in Mordovia.