“Penso che l’anticonformismo sia il sale di una democrazia” e che non si debba “aver timore di esprimere un parere per la rappresaglia mediatica”, continua Di Battista. Per Di Battista “ascoltare le lezioni di storia e comprendere quanto il presente comunque sia correlato alla formazione, quanto la memoria collettiva di un popolo (quello russo ndr). sia stata forgiata e da quali episodi” è utile “anche per trovare una via d’uscita alla guerra in Ucraina”. “Io dal primo giorno, dato che la Crimea è russa, piaccia o no, dissi di mettere a disposizione il riconoscimento della Crimea in cambio di un cessate il fuoco e di un tavolo negoziale politico per il Donbass – spiega ancora Di Battista – Quando l’ho fatto per cercare di dare il là a un negoziato, l’ho fatto proprio perché conoscevo un po’ la storia russa”. Quindi è “importante conoscere la storia per cercare di uscire dall’inferno in Ucraina, anche se temo che l’uscita non sarà rapida”