I rapporti tra la Francia e l’Italia sull’accoglienza dei migranti soccorsi in mare sono tutt’altro che normalizzati. E adesso rischiano di raffreddarsi ulteriormente, almeno per restare al botta e risposta andato in onda alla vigilia del summit di Alicante. Ad infiammare il dibattito sono state fonti dell’Eliseo che, rispondendo ad una domanda sui rapporti con il governo di Giorgia Meloni dopo il caso Ocean Viking, hanno spiegato: “Per essere concreti, oggi, la questione dell’applicazione del diritto, che è la questione che ci ha diviso con le autorità italiane il mese scorso, non è risolta”. E ancora: “Non abbiamo visto, in ogni caso fino a questo punto, modifiche nella posizione delle autorità italiane sull’applicazione del diritto dello Stato di bandiera. Noi consideriamo che il diritto richiami la responsabilità primaria degli Stati della zona Sar”, hanno aggiunto. E a proposito di un nuovo incontro tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni, dall’Eliseo hanno negato la possibilità di un bilaterale al vertice di Alicante. “Da quanto sappiamo, la signora Meloni continua a cercare una data per la sua visita a Parigi per la quale si è impegnata a lavorare dopo l’episodio del mese scorso sul caso Ocean Viking”, hanno aggiunto le medesime fonti. Sottolineando che all’Eliseo stanno “aspettando una conferma, in ogni caso che ci proponga delle date per poter venire a Parigi. Questo ovviamente non impedisce lo sviluppo di contatti a margine di tutti i vertici ed eventi in cui si vedono (con Macron, ndr), quindi ovviamente (il recente vertice di Tirana, ndr) e Alicante questa settimana e, naturalmente, il Consiglio europeo, che sarà il primo Consiglio europeo per Meloni, la prossima settimana, con questioni molto importanti per tutti noi e soprattutto per l’Italia”.

La reazione di Palazzo Chigi – Dichiarazioni che hanno raccolto una secca smentita di Palazzo Chigi, con fonti della presidenza del consiglio che hanno fatto sapere come la premier non abbia “assunto alcun impegno per una visita a Parigi, né dall’Eliseo è arrivato alcun invito ufficiale“, sottolineando che inviti di questo tipo “non si facciano a mezzo stampa“. Una dichiarazione glaciale, che però non è ufficiale ma rilasciata soltanto da fonti di Palazzo Chigi. Esattamente come a parlare per Parigi sono solo fonti dell’Eliseo. Dalla presidenza transpalpina, in ogni caso, hanno cercato di lanciare la questione del soccorso migranti nel più vasto campo dei rapporti con l’Unione europea: “Lavoriamo con i Paesi terzi per affrontare la questione in modo molto più vasto, vale a dire non solo tra Francia e Italia, come invece accaduto con l’episodio Ocean Viking, quando un certo numero di Stati terzi, e anche europei, non sono stati coinvolti nella discussione. Ci siamo focalizzati su una discussione franco-italiana quando, invece, è una discussione evidentemente molto più ampia”, ragionano le fonti presidenziali di Parigi, salutando i progressi realizzati rispetto al mese scorso, in particolare, con la riunione straordinaria dei ministri dell’Interno Ue convocata dopo il caso Ocean Viking, il 25 novembre, quando “si è capito bene che si trattava di una questione europea. Certo, la trattativa non si è concentrata unicamente sul Mediterraneo e gli arrivi dal mare, la questione migratoria è ovviamente molto più ampia, ma è molto importante che l’integralità dei Paesi europei sentano la propria responsabilità e si impegnino in modo costruttivo nella discussione”.

Il vertice di Alicante: il programma – Al netto di bilaterali e inviti a Parigi a mezzo stampa, comunque, sia Meloni che Macron saranno da venerdì ad Alicante per partecipare al vertice Euromediterraneo (Eu Med-9) ospitato quest’anno dalla Spagna e che riunisce oltre ai padroni di casa, all’Italia e alla Francia, anche Portogallo, Grecia, Malta, Cipro, Slovenia e Croazia. Il summit, inizialmente previsto a fine settembre e rinviato causa Covid del premier spagnolo Pedro Sanchez, sarà incentrato sui temi di interesse dei paesi del Sud dell’Europa e del Mediterraneo, a partire dalla crisi energetica e dagli effetti sulle economie della guerra in Ucraina, anche in vista del Consiglio europeo della prossima settimana a Bruxelles. Non è escluso che anche il tema dei migranti – che non è però uno dei principali sul tavolo – possa essere affrontato. A margine del vertice, dal quale è atteso in serata una dichiarazione congiunta dei 9 Paesi, potrebbe essere l’occasione per la premier italiana per un primo scambio informale a due con Sanchez mentre come detto non sono previsti, come ha confermato anche l’Eliseo, bilaterali con Emmanuel Macron. Ad Alicante ci saranno anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che prima dell’apertura ufficiale dei lavori – prevista a ora di pranzo – presenzieranno a una iniziativa con Sanchez, Macron e il portoghese Antonio Costa sull’interconnettore energetico sottomarino tra Barcellona e Marsiglia, il progetto H2Med.

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