di Rosalba
Buongiorno,
sono una percettrice di reddito di cittadinanza e ho 55 anni, separata, con una figlia. Vorrei dire qualcosa riguardo a quello che si vede in tutte le trasmissioni televisive. Durante l’ultima puntata di Zona Bianca si è attaccato come al solito il reddito di cittadinanza e i suoi percettori. Il giornalista Daniele Capezzone ha detto che i soldi che sono stati stanziati in questi anni sono soldi buttati nell’immondizia e che i percettori non devono più votare il Movimento 5 Stelle perché con i nostri voti hanno permesso a Giuseppe Conte di comprarsi il maglione a collo alto da 12mila euro e noi siamo stati ricattati a votarli solo per il reddito e quindi ribadendo, per l’ennesima volta, come questo sia un voto di scambio.
Vorrei dire a Capezzone e a tutti quei giornalisti che ogni santissimo giorno attaccano Conte e il reddito che, prima di entrare in politica, Conte era un docente universitario e svolgeva la sua attività di avvocato, quindi presumo che il maglione se lo poteva comprare anche prima. Poi mi chiedo se tutti quelli che sono in parlamento da più di 20 anni vanno dai cinesi a comprarsi i vestiti. Detto ciò, ritornando a quello che ha detto Capezzone su noi percettori, trovo allucinante come soldi dati a famiglie indigenti vengano definiti come fondi buttati nell’immondizia: quindi per lui cosa siamo, spazzatura?
Io ho sempre lavorato sin da ragazza. Da quando ho iniziato sono stata messa in regola durante un solo impiego, poi tutte le altre esperienze lavorative sono state in nero con la solita scusa che la messa in regola costava troppo. Per più di 7 anni ho lavorato come segretaria presso una persona che mi faceva firmare le prestazioni occasionali entro una certa soglia, quindi non ero garantita in niente a livello contributivo. Nel 2017, questa persona ha chiuso per fallimento e mi sono ritrovata senza uno stipendio. Ho cercato un altro lavoro, ma avendo all’epoca più di 50 anni non ho trovato niente e mi sono adattata a fare le pulizie nelle case e la badante per qualche ora, il tutto saltuariamente. Quindi non ti permettevano di avere uno stipendio adeguato a coprire tutte le spese di una famiglia. Mi sono ritrovata a dover decidere se pagare l’affitto, le bollette o mangiare; spesso ho avuto la luce abbassata e, a volte, tagliata per non aver potuto pagare in tempo. A fine 2018 ho avuto lo sfratto giustamente per non aver potuto pagare e mi sono ritrovata in mezzo alla strada con una figlia; mi hanno ospitato per qualche mese alcuni amici ed è stato umiliante. Poi, nel 2019, è stato introdotto il reddito e ho ripreso a vivere dignitosamente.
Con il reddito non facciamo, io e mia figlia, una vita bellissima, ma almeno abbiamo un tetto sulla testa. Paghiamo le bollette e con quel poco che rimane facciamo la spesa. Grazie al reddito mia figlia frequenta l’università. E’ al terzo anno di Scienze politiche delle relazioni internazionali e questo è stato possibile perché abbiamo una situazione dignitosa. Mia figlia non è stata costretta a trovarsi un lavoro malpagato e in nero, ma si è dedicata a studiare per poter avere un futuro migliore – anche se sono pienamente cosciente che se ne andrà all’estero, dove le opportunità di lavoro sono migliori e dove potrà sfruttare la sua laurea. Ma adesso che il reddito verrà abolito io cosa dico a mia figlia? Non potrai più studiare perché a breve saremo di nuovo in mezzo a una strada, quindi tutti i sacrifici fatti non sono serviti a niente?
Vorrei dire anche qualcosa a tutti quelli che parlano di noi percettori. E’ vero che ci sono dei furbetti, ma come in tutte le categorie dove ci sono soldi pubblici. Sembra che solo noi siamo diventati il cancro di questa società. Ho sentito talmente tante cose veramente disgustose: drogati che prendono il metadone di Stato, divanisti, fannulloni, furbetti, che non facciamo Pil e che i nostri figli faranno la nostra stessa fine. E, per finire, un ex ministro della Lega ha detto che in Veneto gli operai muoiono in fabbrica per colpa nostra.
Vorrei dire anche due parole a giorgia meloni (volutamente in minuscolo). Ho visto il video che ha postato, dove parla delle decisioni prese in questa manovra e del reddito. Le vorrei ricordare che la campagna elettorale è finita e che nessuno ci ha messo una pistola alla tempia per votare i 5S. Le ricordo che il voto è segreto e siamo esseri umani con una testa pensante e le garantisco che alcuni percettori di reddito non hanno votato i 5S, ma neanche lei. Io condivido tutte le loro idee e sono una persona che prima di votare si legge i programmi elettorali. Molti dicono che Giuseppe Conte soffia sul fuoco, ma non è vero. Ci ha pensato il governo attuale, ha fatto tutto da solo, loro ci vorrebbero tutti zitti e buoni, ma mi dispiace per loro: siamo in democrazia e abbiamo il diritto di dire e manifestare il nostro dissenso.
Questo governo abolirà il reddito per 660mila famiglie e non ha un piano di riserva. Non credo a nulla di quello che dice: non faranno niente per sostituire il reddito, non faranno niente per ampliare i centri per l’impiego e non faranno nemmeno i corsi di formazione. Quindi consiglio alla Caritas di ampliare i suoi centri, oppure se a Meloni fanno schifo i poveri può prendere alcune armi che invierà in Ucraina (per la guerra e per far guadagnare soldi agli amici, come si evince da chi ha finanziato la campagna elettorale) per bombardare tutto il Sud: così il problema è risolto. Oppure, se preferisce, può dividere l’Italia in due parti come sta facendo – ognuna col proprio governo; oppure ancora potrebbe levarsi di torno.
Meloni dice che i soldi del reddito devono andare alle imprese per incentivare ad assumere personale, ma quanti soldi ancora si devono dare a queste imprese per incentivare? E quali imprese ci sono al sud? Meloni pensa che siamo tutti stupidi? Il reddito esiste da anni in tutta Europa e non ho sentito nessuno Stato parlare di abolizione, anzi. Hanno rafforzato il meccanismo di sussistenza. Anche l’Europa si è espressa in questo senso. Invece Meloni fa cassa sui poveri.
In Spagna il reddito è stato introdotto durante la pandemia, eppure anche loro hanno problemi, ma non si rifanno sulla popolazione più indigente: tassano le banche, gli extraprofitti e i redditi sopra i 3 milioni di euro. Quindi in conclusione io penso che Giorgia Meloni sia una donna con una mentalità patriarcale, maschilista, classista, contro le comunità Lgbtq e pure contro gli immigrati, forse perché potrebbero sostituire la nostra razza. Alla fine, per me, Meloni è tutto ciò che io combatto da quando ho l’uso dell’intelletto.
Mi scuso per questo mio sfogo, ma dovevo esprimere quello che penso e potevo farlo solo con voi, perché vi ritengo persone intellettualmente oneste. Grazie.