L’inchiesta belga su la presunta corruzione di Antonio Panzeri per sostenere i progressi del Qatar nel campo dei diritti umani, ha coinvolto anche Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia dell’ex eurodeputato del gruppo S&D. Sabato la Corte d’Appello di Brescia ha convalidato il loro arresto concedendo a entrambe i domiciliari. Secondo gli inquirenti di Bruxelles, che hanno ottenuto un mandato di arresto internazionale, le due indagate “sembrano essere pienamente consapevoli delle attività” del “marito/padre” e sembrano “persino partecipare nel trasporto dei ‘regali’ dati al Marocco da A.A., ambasciatore del Marocco in Polonia“. L’inchiesta ieri ha portato ieri al fermo di cinque persone, tra cui la vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili e lo stesso Panzeri. In casa della eurodeputata greca – immediatamente espulsa dal suo partito – sono stati trovati sacchi di banconote ed è per questo che per la politica, protetta dall’immunità, è scattato il fermo possibile per legge sono in presenza di una flagranza di reato.

I reati, spiegano gli inquirenti, sono menzionati nelle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche, “durante le quali la signora Panzeri ha fatto commenti circa i ‘regali’, dei quali ha apparentemente beneficiato”. Maria Colleoni avrebbe anche detto a Panzeri “di aprire un conto bancario in Belgio e aveva apparentemente insistito che non voleva che lui facesse operazioni senza che lei potesse controllarle. Gli ha detto di aprire un conto con Iva, cosa che suggerisce che Panzeri potrebbe avviare una nuova attività commerciale, soggetta a Iva. Questo indica che Maria Colleoni esercita un qualche tipo di controllo sulle attività del marito o che perlomeno cerca di mantenere un qualche controllo”. Gli inquirenti sottolineano che Colleoni “ha usato la parola ‘combines‘ per riferirsi ai viaggi e agli affari del marito. La parola francese ‘combines’ è peggiorativa e suggerisce che suo marito usa mezzi ingegnosi e spesso scorretti per ottenere i suoi scopi“.

Nei documenti allegati dalle autorità belghe all’autorità italiana c’è anche il riferimento a vacanze per un costo che arrivava fino a “100mila euro”. Colleoni, stando all’inchiesta, “ha detto” al marito “che non poteva permettersi di spendere 100mila euro per le vacanze come l’anno scorso e che pensava che l’attuale proposta, 9mila euro a persona solo per l’alloggio, era troppo costosa“. Le due donne, per cui si esprimerà la Corte d’appello di Brescia, rispondono di favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta di Bruxelles per corruzione e riciclaggio, con vincolo di associazione per delinquere che ha portato agli arresti lo stesso Panzeri e altre persone.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Precedente

Le migliori offerte del ministro Nordio: un Black friday di norme che svendono la giustizia italiana

next
Articolo Successivo

Nordio è senza freni: “Riformeremo l’avviso di garanzia. Intercettazioni? La maggior parte sono costosissime e non servono a nulla”

next