Il report esteso sulla sorveglianza Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità (Iss) mostra come negli over 80, la mortalità dei non vaccinati "risulta quasi 6 volte e mezzo più alta rispetto ai vaccinati con dose booster
Incidenza in lieve calo, meno casi tra i bambini in età scolare, reinfezioni stabili ma ancora più morti negli over 60 non vaccinati rispetto a i vaccinati. Il report esteso sulla sorveglianza Covid-19 dell’Istituto superiore di sanità (Iss) mostra come “nella popolazione di 60-79 anni, per i non vaccinati il tasso di mortalità risulta quasi 3 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster e 3 volte e mezzo rispetto ai vaccinati con quarta dose da meno di 120 giorni“. In questa fascia d’età, anche il tasso di ospedalizzazione risulta 2 volte più alto nei non vaccinati rispetto a chi ha fatto i booster e il tasso di ricoveri in terapia intensiva risulta 3 volte più alto.
Negli over 80, la mortalità dei non vaccinati “risulta quasi 6 volte e mezzo più alta rispetto ai vaccinati con dose booster, e rispettivamente 11 volte e 5 volte e mezzo più alta” rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e da oltre 120 giorni. Il tasso di ospedalizzazione è “6 volte più alto rispetto ai vaccinati con seconda dose booster da meno di 120 giorni e 3 volte più alto rispetto ai vaccinati con secondo booster da oltre 120 giorni”, si legge nel report. Mentre il tasso di ricoveri in terapia intensiva risulta rispettivamente 6 volte e circa 3 volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con quarta dose da meno di 120 giorni e da oltre 120 giorni
È in calo rispetto alla scorsa settimana la percentuale dei casi Covid segnalati nella popolazione in età scolare. La quota di contagi registrati nei bambini e ragazzi rispetto al resto della popolazione è scesa al 7,6%, rispetto al precedente 8,5%. Dall’inizio dell’epidemia, fanno il punto gli autori, sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid oltre 4,7 milioni di casi nella popolazione di 0-19 anni, “di cui 24.598 ospedalizzati, 553 ricoverati in terapia intensiva e 85 deceduti”. Quanto ai contagi registrati nell’ultima settimana, il 14% di quelli in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 29% nella fascia d’età 5-11 anni, il 56% nella fascia 12-19 anni. Il tasso di incidenza, specifica l’Iss nel report, è “in diminuzione rispetto alla settimana precedente in tutte le fasce d’età, benché i dati riferiti all’ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento”.
Stabile la percentuale delle persone che si sono contagiate per la seconda o terza volta. “Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni” Covid “risulta stabile rispetto alla settimana precedente”. Il dato è passato dal 21,5% della scorsa settimana (dato con tempi di consolidamento maggiori rispetto ad altre informazioni) al 21,3%. “Dal 24 agosto 2021 al 6 dicembre 2022 sono stati segnalati 1.566.739 casi di reinfezione – calcola l’Iss – pari al 7,8% del totale dei casi notificati nello stesso periodo”. “Il tasso d’incidenza di Covid a 7 giorni è in diminuzione sotto i 59 anni. Per le altre fasce d’età risulta pressoché stabile”. Fra i più colpiti non ci sono i bambini, dove invece è l’influenza a correre a livelli molto alti. “Il tasso di incidenza più elevato – spiega l’Iss – si registra nella fascia di età 50-59 anni (491 casi per 100.000), mentre nella fascia 0-9 anni si registra il valore più basso, pari a 114 casi per 100.000”.