Drusilla Foer, ovvero l'attore Gianluca Gori si racconta al Corriere della Sera alla vigilia della seconda edizione del L’almanacco del giorno dopo, il preserale di Rai2 al via da lunedì 12 dicembre
“La mia fantasia erotica ricorrente? Enrico Mentana. Mi piace perché è simpatico, sa farmi ridere”. È una Drusilla Foer più imprevedibile del solito quella che si racconta al Corriere della Sera alla vigilia della seconda edizione del L’almanacco del giorno dopo, il preserale di Rai2 al via da lunedì 12 dicembre. Come sempre il confine tra il vero e il verosimile quando parla la Foer è una linea sottilissima, visto che a raccontarsi è sempre il personaggio e non la persona, ovvero l’attore Gianluca Gori, che dal 2011 incarna questa vecchia signora colta e aristocratica nata per caso sui social, diventata un personaggio culto di nicchia e poi sdoganata al grande pubblico grazie ad Amadeus nel Sanremo 2022.
Il confine è così sottile che ad un certo punto dell’intervista, parlando dell’immaginario marito defunto Hervé Foer, Drusilla finisce per commuoversi, evidentemente perché un grande amore poi scomparso c’è stato per davvero nella vita dell’inaccessibile Gianluca. Che, a proposito del marito, si lascia sfuggire: “È tutto quello che avrei voluto avere”. In fatto di amore e corteggiamento, Foer ammette di essere piena di pretendenti e se siano in maggioranza uomini o donne lo considera un fatto secondario. “Da quando poi sono sui social, non le dico i messaggi che ricevo. Irriferibili qui. Io, comunque, ho una risposta standard che mando anche a quelli più osé: ‘Mio caro, sappi che quando sarà finito il mio periodo di lutto, sarai il primo della lista’”. Oltre a Mentana, non disdegna Michele Santoro e pure Filippo Timi, poi svela che un grande attore americano si è innamorato di lei: “Mi ha corteggiata e sa quando è arrivato il massimo della seduzione? Quando non ha pagato la cena ma ha voluto fare a metà. Mi ha trattato in modo paritario, senza guardarmi né dall’alto né dal basso. Riesce a immaginare una forma più perfetta di seduzione? Peccato che fosse innamorato di sua moglie”.
Per Foer si sta per chiudere un 2022 di grandi successi, certificato da un boom di popolarità clamorosa tanto da risultare il personaggio più ricercato su Google dopo Putin. “Io le cavolate le dico meglio”, ironizza. E come se lo spiega questo risultato? “Forse perché dico quello che penso senza essere aggressiva. O perché non dico mai ‘assolutamente sì’ e ‘assolutamente no’, ma preferisco dire ‘io penso’, ‘secondo me’. In ogni caso penso che sia un bene che un personaggio che è diventato famoso anche per un discorso (quello sanremese, ndr) sull’unicità, cioè sull’importanza di accettarsi e essere sé stessi, sia accanto a Putin nelle ricerche di Internet. Vuol dire che c’è bisogno anche di umanità e tolleranza”, dice. Di certo c’è che la chiamano ovunque, che i suoi spettacoli a teatro sono sold out e che sta per tornare in tv con il suo Almanacco del giorno dopo, con tante rubriche e la presenza surreale di una funeral planner. Intanto già guarda a un nuovo traguardo che raggiungerà nel 2023: “L’anno prossimo uscirà un mio disco, con brani scritti per me da Donaggio, Pacifico e tanti altri”, rivela. Ormai Drusilla è inarrestabile.