Lunga querelle a “Tagadà” (La7) tra la deputata di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo, e il senatore del Pd, Antonio Misiani, sulla manovra del governo Meloni. Tanti i punti toccati, dalla soglia di 60 euro per il pos al Pnrr, norme sulle quali Misiani esprime critiche precise, scatenando le smorfie e le lamentele della parlamentare meloniana.
“È veramente seccante”, commenta Colosimo agli appunti di Misiani.
“Non vi piace un’opposizione propositiva”, ribatte l’ex viceministro dell’Economia del governo Conte Due.
“Siamo abituati a Soumahoro come opposizione – risponde ridendo la deputata – Lei capisce, a proposito di migranti…”.

Il battibecco ha il suo clou quando Colosimo “consiglia” a Misiani di tacere, aggiungendo: “Ma quanto siete bravi. E come mai nessuno vi ha votato se siete così bravi?”.
“Ma lascia stare, dai, stai sul merito”, ribatte Misiani.
Non mi pare che siamo usciti a cena insieme, visto che mi dai del tu“, replica Colosimo, dando comunque del tu al collega.
“Ma per l’amor di Dio”, commenta il deputato, che, nel criticare la norma sulla soglia di 60 euro per il pos, accusa il governo Meloni di aver tolto la libertà a chi vuole pagare con carta di credito o con bancomat.
Voi invece ci avete tolto la libertà di fare una passeggiata col covid“, rilancia la parlamentare.

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