“Noi siamo indignati e schifati, perché ci facciamo un mazzo così al Parlamento europeo per arrivare a risultati veri. Io stesso mi sono occupato della lotta alla povertà minorile nelle vicende recenti e mi fa schifo essere associato a chi guadagna sui diritti umani. Provare a influenzare e a colpire il nostro gruppo è particolarmente ghiotto, perché noi non siamo come la destra che non si esprime mai dei diritti umani”. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, dall’europarlamentare del Pd, Brando Benifei, circa l’inchiesta della magistratura belga sull’organizzazione criminale infiltrata nel Parlamento europeo e sospettata di ingerenza nella politica Ue e di corruzione da parte del Qatar, paese dove si stanno svolgendo i mondiali di calcio.
Benifei commenta: “Io mi sono battuto con forza per la massima durezza contro il Qatar, tanto che il Pd ha votato tutti gli emendamenti più duri verso questo paese nella risoluzione che il Parlamento europeo ha approvato. Io stesso ho presentato un’interrogazione per le parole del ministro qatarino sulle persone omosessuali, chiedendo di richiamare l’ambasciatore Ue. Certamente nessuno di noi poteva immaginare che dietro a posizioni discutibili sul Qatar ci fosse una cosa del genere – continua – La mail dell’europarlamentare del Pd Cozzolino a favore del Qatar? È stata poi smentita dal modo in cui hanno votato il Pd e lo stesso eurodeputato nella risoluzione contro il Qatar. La sua posizione è legittima, ma viene ora ovviamente attenzionata ulteriormente. Non vorrei però che passasse l’idea secondo cui qualcuno è stato influenzato. Ricordo che il Pd, contrariamente a Forza Italia e ad altri partiti, nel voto è stato il più duro contro il Qatar”.
E sottolinea: “Sono a favore della massima durezza dell’autorità giudiziaria e noi coopereremo al massimo. Però nel Pd ci sono persone, come il sottoscritto e la grande maggioranza dei parlamentari, che si impegnano seriamente per quello in cui credono. E infatti ad alcuni nessuno si avvicina per fare lobbying sui diritti umani, perché sanno le posizioni che abbiamo. Spero che la destra europea, che finora si è sempe opposta, ci aiuti a votare norme più restringenti per lobbisti ed ex parlamentari – spiega – Porte girevoli e lobbisti ex Pd? Sono alcuni soggetti specifici ben identificati. Io non generalizzerei, perché in Italia abbiamo un partito condannato in via definitiva per aver sottratto 49 milioni di euro agli italiani. Quindi, diciamo che, ahimè, mele marce, comportamenti scorretti e altri problemi ci sono ovunque”.
L’europarlamentare poi attacca i media: “Il Pd nel Parlamento europeo ha sempre votato le regole più rigide possibili contro le porte girevoli. Il fatto che un’azione di possibile corruzione e di pressione avvenga sul nostro gruppo politico non è un caso, perché noi siamo quelli che, quando si devono votare gli accordi commerciali con paesi non democratici, insistono per inserire le clausole sociali, la tutela dei diritti dei lavoratori, la difesa dei diritti umani. Non lo fa la destra. Rispetto agli altri grandi gruppi, dai liberali ai popolari, siamo il gruppo che maggiori battaglie su questi temi. Scusatemi, ma queste cose anche i giornalisti dovrebbero raccontarle“.