Alla fine, dopo quasi un mese di ricerche, sono riusciti ad arrestarlo. Era alle Bahamas Sam BankmanFried, fondatore ed ex amministratore delegato di Ftx, quando è stato fermato. Era scappato dagli Stati Uniti dopo il crac di una delle principali piattaforme per lo scambio di valute digitali al mondo: la sua Ftx ha dichiarato bancarotta l’11 novembre, dopo aver evidenziato un buco di bilancio di 8 miliardi di dollari. Motivo per cui gli Usa hanno ipotizzato alcune accuse penali nei confronti di Bankman-Fried.

In tutto sono otto i capi d’accusa individuati dalle autorità americane nei confronti del 30enne. Tra questi, dovrà rispondere di frode e riciclaggio di denaro. L’organo di vigilanza di Wall Street, la Securities and Exchange Commission (Sec), ha accusato l’ex ad di aver orchestrato uno schema per frodare gli investitori della piattaforma. “Sosteniamo che abbia costruito un castello di carte basato sull’inganno, dicendo agli investitori che si trattava di una delle istituzioni più sicure nel settore delle criptovalute”, ha dichiarato il presidente della Sec, Gary Gensler, in un comunicato.

È probabile che gli Stati Uniti chiedano anche la sua estradizione alle autorità del Paese caraibico, le quali hanno già dichiarato di essere pronte a esaudire la richiesta, non appena sarà formalmente depositata. “Le Bahamas e gli Stati Uniti condividono l’interesse nel ritenere responsabili tutti coloro associati con Ftx che potrebbero aver tradito la fiducia pubblica e infranto la legge“, ha affermato il premier caraibico Philip Davis.

Bankman-Fried è alla Bahamas da quando Ftx ha richiesto la bancarotta assistita. L’ex amministratore delegato aveva spostato la sede di Ftx a Nassau, capitale delle Bahamas, da Hong Kong nel 2021. Nelle ultime settimane, il 30enne si è lanciato, attraverso a una serie di interviste, in un’offensiva mediatica volta a spiegare la sua verità. Il fondatore di Ftx ha fatto anche pubblicamente mea culpa per gli errori che hanno spinto la piattaforma alla bancarotta, causando ingenti perdite agli investitori.

Fin da quando ha assunto l’incarico, John Ray III, il nuovo numero uno di Ftx, ha criticato la precedente gestione: “Il collasso della piattaforma deriva dall’assoluta concentrazione di controllo nelle mani di un piccolo gruppo di individui senza esperienza. Non hanno attuato i controlli necessari per un società alla quale è stata data fiducia con soldi e asset”, ha dichiarato Ray.

Anche i genitori di Sam Bankman-Fried sono nel mirino degli inquirenti: entrambi professori a Yale, avevano legami profondi con la piattaforma di trading di criptovalute in bancarotta. Il padre, infatti, era un dipendente pagato da Ftx e viaggiava spesso alla Bahamas. La madre, invece, non lavorava per la società, ma suo figlio era uno dei principali finanziatori di una rete politica che la donna aveva orchestrato.

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