Sequestrati e ripetutamente violentati per otto ore, in un casolare a Novi, in provincia di Modena, dopo aver chiesto un passaggio per strada. È l’incubo in cui si sono trovati tre donne e un giovane di origine filippina, parenti tra loro, vittime della violenza di otto uomini pachistani, arrestati dai carabinieri. I militari sono intervenuti nella mattinata del 12 dicembre, dopo che, secondo la ricostruzione della Gazzetta di Modena, due di loro sono riusciti a chiedere aiuto ad alcuni residenti della zona, calandosi da una finestra, mentre i loro sequestratori dormivano all’interno dell’edificio.

“Siamo turisti. Avevamo chiesto un passaggio e ci hanno imprigionato”, hanno raccontato le vittime, due donne di 40-50 anni, una di 32 anni e un giovane di cui non si conosce l’età. Questi ultimi sarebbero i figli delle donne più grandi. Tutti e quattro avrebbero subito violenze sessuali i cui segni sul corpo sono stati riscontrati sul posto dal 118, prima ancora del trasporto in ospedale.

I turisti filippini hanno riferito che, dopo aver accettato il passaggio in auto, i loro aguzzini, anziché portarli nel luogo concordato, li hanno condotti nel casolare. Secondo quanto riferiscono alcuni residenti, l’edificio era disabitato fino a un anno fa, poi un uomo originario del Pakistan lo ha riaperto. Da allora, nella zona, sarebbe cominciato un via vai di connazionali, rispetto al quale ora i carabinieri condurranno accertamenti.

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