"Abbiamo voluto rivolgerci agli adulti di domani. L’obiettivo è contribuire a renderli cittadini informati e consapevoli", spiegano i promotori di Vidas a ilfattoquotidiano.it
Migliorare la conoscenza e stimolare la riflessione sul biotestamento tra le giovani generazioni. In occasione del 14 dicembre, quinto anniversario dall’approvazione della legge n.219 del 2017, che regola le Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), Vidas illustra il progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado in tutta Italia. Il titolo dell’iniziativa è “Il diritto di scegliere. Essere consapevoli, essere liberi”. Si tratta di un progetto gratuito organizzato e promosso in collaborazione con La Fabbrica, importante gruppo nello sviluppo di percorsi di comunicazione educativa e formativa.
“Vidas ha da tempo un dialogo aperto con i più giovani sui temi della cura, dei limiti, della malattia, del fine vita. Accanto all’assistenza dei malati inguaribili e dei loro familiari, infatti, l’attività di sensibilizzazione e informazione è parte integrante del nostro mandato” dice a Ilfattoquotidiano.it Raffaella Gay, direttrice dell’Unità Discipline Umanistiche di Vidas. “Il progetto Il diritto di scegliere fa parte di questo nostro impegno, con questa iniziativa abbiamo voluto rivolgerci agli adulti di domani. L’obiettivo è contribuire a renderli cittadini informati e consapevoli e a sviluppare in loro un senso responsabilità condivisa sui temi dei diritti e della libertà di scelta. I riscontri che abbiamo raccolto finora – aggiunge – sono sorprendenti e dimostrano quanto i ragazzi ritengano importante la possibilità di esercitare appieno le proprie volontà”.
Il progetto nelle scuole “Il diritto di scegliere” – In pratica consiste in una serie di laboratori di didattica attiva condotti da facilitatori esperti, in presenza oltre che su piattaforma digitale. Sono indirizzati agli studenti delle superiori con la tecnica del workshop debate coinvolgendo ragazze e ragazzi attraverso la realizzazione di contenuti di comunicazione creativi per sviluppare la conoscenza sul tema. Secondo le stime più recenti, affermano i promotori, meno dell’1% dei cittadini italiani ha redatto le Dat. “Pur essendo in vigore dal 2017, la legge è infatti ancora poco conosciuta dalla maggior parte della popolazione e in qualche caso anche fraintesa”. La tecnica del workshop debate prevede per gli organizzatori “un confronto dialettico tra squadre, i ragazzi hanno potuto scoprire la legge sul biotestamento entrando nella complessità del tema del diritto alla vita e all’autodeterminazione”. Al termine del percorso molte delle classi coinvolte, lavorando a gruppi, hanno infine realizzato un contenuto di comunicazione creativo (articolo, video) con l’obiettivo di far conoscere la legge sul testamento biologico. Il progetto avviato nell’anno scolastico 2021/22, ha già coinvolto 80 classi per un totale di oltre 2mila studenti . E’ inserito nell’ambito dell’educazione civica.