Ai Mondiali di Qatar 2022 ilfattoquotidiano.it tifa Marocco, le ragioni della nostra iniziativa (leggi)

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Romain Saiss è nato a Bourg-de-Péage, comune francese di 10mila anime nel dipartimento della Drôme, ai piedi delle Alpi. Questa sera la sua condizione fisica sarà determinante per stabilire se il Marocco avrà anche una minima possibilità di riuscire a battere la Francia nella semifinale dei Mondiali. Eppure, in questa partita storica nella quale per la prima volta una squadra africana sfida una potenza europea per arrivare a giocarsi la Coppa del Mondo, Saiss avrebbe potuto scendere in campo anche con la maglia color blu dei transalpini. La sua storia, anzi la sua scelta, è l’emblema perfetto di una partita che interseca 100 anni di storia tra colonie, migrazione ed emancipazione. E segna l’inizio di una nuova era nel calcio: quella in cui sempre più giocatori decideranno di scendere in campo per il loro Paese di origine, rinunciando piuttosto alla maglia di una Nazionale più blasonata. Perché il Marocco, con i suoi 13 giocatori nati all’estero, ha dimostrato che sognare è possibile.

“Una partita di calcio deve essere una festa, qualunque cosa accada. Che vinca la Francia o vinca il Marocco, festeggeremo insieme agli Champs-Élysées, viviamo insieme. Per tutti i cittadini con doppia nazionalità, sarà un momento emozionante“, ha detto il ct marocchino Walid Regragui. Chapeau. Anche se, per le note ragioni storiche, il rischio di tensioni è altissimo. Sarà così anche in campo, seppure Saiss sia anche francese. Seppure Sofiane Boufal sia nato a Parigi. Seppure Achraf Hakimi e Kylian Mbappè siano amici fraterni al Psg. E quasi come fosse un disegno, le questioni storiche finiscono per intersecarsi con quelle di campo.

La presenza di Saiss al meglio della forma, come detto, è determinante per la difesa del Marocco. Il 32enne è uscito dolorante dalla gara con il Portogallo, ma sembra recuperato: con lui al timone del reparto arretrato, i Leoni dell’Atlante hanno subito solamente un gol in 5 partite ai Mondiali (e nelle tre amichevoli precedenti). Anzi, un solo autogol. La tenuta difensiva marocchina è il primo fattore decisivo della semifinale: se il rombo di Regragui dovesse crollare presto, il Marocco si troverebbe a dover gestire uno svantaggio, cosa che finora non gli è mai capitata. Se dovesse tenere, la Francia si potrebbe innervosire esattamente come successo a Spagna e Portogallo.

Didier Deschamps però ha dalla sua un’arma in più. Ed ecco che con il secondo fattore decisivo si torna all’amicizia tra Hakimi e Mbappè. Più in generale, il tema ha a che fare con la fascia destra marocchina e la fascia sinistra francese. A livello tecnico, forse l’unica coppia in grado sulla carta di tenere botta al duo Theo Hernandez-Mbappè è proprio quella formata dal terzino ex Inter e da Hakim Ziyech. Chi prevarrà da quella parte avrà in mano le chiavi della partita. E il Marocco deve tenere a bada l’unico uomo in grado ad oggi di scardinare qualsiasi fortino difensivo. Per questo serviranno anche Ounahi e Amrabat, che dovranno essere in grado di prevalere a centrocampo e raddoppiare su Mbappè.

Il terzo fattore decisivo della semifinale tra Marocco e Francia riporta invece a Boufal. Il numero 17 marocchino non ha mai perso la fiducia di Regragui: è l’autore del primo gol dell’era del ct marocchino sulla panchina dei Leoni dell’Atlante, a settembre scorso contro il Cile. En Nesyri e lo stesso Ziyech hanno già dato il loro contributo sotto porta, Cheddira è squalificato. Un’altra assenza pesante, che si somma a quella degli infortunati Mazraoui e Aguerd. Se il Marocco vuole davvero provare a battere anche la Francia, è l’ora che Boufal trasformi una delle sue ripartenze in un gol. Segnare già nel primo tempo farebbe sembrare meno folli le parole pronunciate ancora da Regragui in conferenza stampa: “Possiamo vincere la Coppa del Mondo? Perché no? Possiamo sognare, sognare non costa nulla“.

Orario, tv e probabili formazioni
La semifinale tra Marocco e Francia si gioca mercoledì 14 dicembre alle ore 20 allo stadio Al-Bayt di Al Khor. La gara viene trasmessa in diretta su Rai 1 (streaming su Rai Play).
Marocco (3-4-3): Bounou; El Yamiq, Saiss, Aguerd; Hakimi, Amrabat, Ounahi, Mazraoui; Ziyech, En-Nesyri, Boufal. Ct: Regragui.
Panchina: El Kajoui, Mazraoui (infortunato), Aguerd (infortunato), Tagnaouti, Hamdallah, Zaroury, Sabiri, Chair, Aboukhlal, Ez, Dari, El Khannouss, Benoun, Jabrane. Cheddira squalificato.

Francia (4-2-4): Lloris; Koundè, Varane, Upamecano, T. Hernandez; Tchouameni, Rabiot; Dembelè, Griezmann, Giroud, Mbappé. Ct: Deschamps

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