Con un comunicato a solo uso interno la compagnia rassicura i 4mila cassaintegrati dell'ex Alitalia sul fatto che avranno la precedenza nelle nuove assunzioni. Ma chi si reca alle selezioni non lo sa
Si svolge oggi a Roma la prima delle due giornate di recruiting per assistenti di volo organizzate da Ita Airways. Oppure no? Come tutto quello che ha a che fare con Alitalia prima e Ita poi, nulla è semplice. Quello a cui assistiamo è infatti una sorta di colloquio di Schrödinger che allo stesso tempo c’è e non c’è a seconda di chi lo osserva, per parafrasare il celebre paradosso del fisico quantistico che vede protagonista un gatto contemporaneamente sia vivo che morto. Breve riassunto, Ita, controllata al 100% dal Tesoro, ha avviato un piano di assunzioni di circa 1.200 persone per accompagnare l’espansione della flotta. Alitalia ha però lasciato in eredità anche 4mila cassaintegrati, il cui mantenimento è a carico delle casse pubbliche. Logica vorrebbe che da questo bacino di professionisti già formati attingesse Ita. La compagnia annuncia però due giornate di selezione aperte a tutti, una oggi a Roma, un’altra, dopodomani, a Milano organizzate insieme alla società di selezione del personale CVing. A questo punto i cassaintegrati comprensibilmente protestano.
La compagnia quindi emette un comunicato in cui si legge; “A seguito delle richieste di chiarimento ricevute e dell’interlocuzione con le organizzazioni sindacali Ita Airways fornisce delle indicazioni ulteriori in merito allo svolgimento dei Recruiting Days che si svolgeranno il 14 ed il 16 dicembre. Giova sottolineare che l’iniziativa è esclusivamente finalizzata a favorire l’incontro con quanti vogliano approfondire la conoscenza del trasporto aereo e non abbiano avuto precedenti contatti con ITA Airways e non rappresenta in alcun modo un momento di selezione, che invece continuerà ad essere portata avanti tramite la piattaforma CVing e ovviamente ad essere aperta anche al personale di Alitalia in Amministrazione Straordinaria”. In sostanza non è una vera e propria selezione di personale ma poco più che un’occasione di socializzazione. Ma non è finita. A differenza dell’annuncio dei recruiting day comunicato con grande enfasi ad agenzie ed organi di stampa, il nuovo comunicato è a solo uso interno e non viene pubblicato neppure sul sito della compagnia. Chi si presenta oggi e venerdì rimane dunque giustamente convinto di partecipare alla prima tappa di quello che dovrebbe essere un percorso per arrivare ad un’assunzione.
La nota ad uso interno di Ita prosegue: “A tal proposito Ita Airways, a conferma di quanto già riportato negli accordi sindacali sottoscritti a dicembre dello scorso anno, sottolinea l’importanza del bacino di lavoratori in forza ad Alitalia in Amministrazione Straordinaria, composto da risorse qualificate ed in possesso di abilitazioni e certificazioni oltre ad un patrimonio di competenze e professionalità storicamente riconosciute, a cui Ita Airways ha attinto sin dal momento della sua costituzione tanto che, pur nel rispetto della discontinuità economica richiesta dall’Unione europea, un’ampia maggioranza delle risorse assunte finora proviene dall’esperienza della vecchia Compagnia di bandiera. Questo approccio sarà confermato anche in futuro”. La comunicazione consente ai sindacati, i cui rappresentanti della vecchia Alitalia sono trasmigrati in massa nella nuova Ita (qui la discontinuità non sembra essere elemento rilevante), di presentarsi ai cassaintegrati forti di queste affermazioni. “Ita rispetterà gli accordi del 2/12/2021 sulle priorità di reperimento dal bacino Cigs Alitalia in as. Le selezioni da mercato sono mirate a creare un bacino per ulteriori esigenze aggiuntive necessarie allo sviluppo flotta 2023. I colleghi provenienti dal bacino Cigs non devono quindi fare application per i recruiting days” scrive ad esempio la Filt Cgil.
Riepilogando. Ita Airways, che perde circa 1,5 milioni di euro al giorno, si impegna a riassorbire almeno in parte i cassaintegrati dell’ex Alitalia che al momento sono 4000. Però nel frattempo organizza incontri per conoscere persone che “vogliono approfondire la conoscenza del trasporto aereo” e creare un “bacino aggiuntivo” di personale a cui attingere in futuro. L’ottimismo, almeno quello, non manca.