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Katia Follesa e Angelo Pisani: “Ci uniscono, dopo tanti anni, saggezza e terapia. C’è chi ha le stanze separate e noi abbiamo le case separate”

"Con Angelo è stato amore a prima vista. Certo, non per lui, ma io non ho desistito e sono andata avanti, per tanti anni. Non mi aspettavo saremmo diventati genitori e che avremmo costruito una famiglia", racconta la comica al Corriere della Sera

di F. Q.

Con Social Family – Storie di famiglia (RealTime) ci mostrano la loro quotidianità. Katia Follesa e Angelo Pisani si sono raccontati in una lunga intervista al Corriere della Sera, a cominciare da quando si sono conosciuti: “Io di Angelo ero una fan: lavoravo in una holding finanziaria e vedevo in tv questo ragazzo giovane, sul palco di Zelig… mi faceva simpatia. Così ho iniziato a pedinarlo“, prende a raccontare Follesa con il suo solito fare scherzoso. “Sono capricorno e di origine sarda: di solito quello che desidero alla fine lo ottengo. Con Angelo è stato amore a prima vista. Certo, non per lui, ma io non ho desistito e sono andata avanti, per tanti anni. Non mi aspettavo saremmo diventati genitori e che avremmo costruito una famiglia” aggiunge poi. Eh sì, perché Pisani appena ha iniziato ad intraprendere la carriera da comico a Zelig, pare non avesse la testa per impegnarsi seriamente e intraprendere una lunga relazione: “Ho sentito da subito una forte affinità quando ho conosciuto Katia, come se avvertissi che avrebbe avuto un ruolo nella mia vita. Ma, in quel momento, non volevo. Avevo vent’anni e i successivi dodici di successo mi hanno disintegrato. Ne sono uscito distrutto. Mi sono rimesso in piedi con la nascita di nostra figlia“.

L’arrivo di Agata ha rappresentato una svolta inaspettata all’interno del rapporto: “Non è stato sempre semplice.” racconta Katia: “La mia gravidanza è stata bellissima, ero serena. Però quando Agata è nata ho avuto il famoso baby blues e l’ho rifiutata categoricamente. Assurdo che negli ospedali ti insegnino tutto su come allattare o fare il bagnetto e nessuno ti spieghi come cambierà la tua vita quando sarai a casa col bebè. Si dovrebbe dire che può succedere questa cosa e che è superabile, basta essere aiutati“. Un aiuto che la Follesa ha trovato nel suo amato Angelo, il quale confida: “Si diventa genitori in due. La donna partorisce e quindi non è paragonabile, ma il papà partorisce in testa e nel cuore. Ho cercato di far capire a Katia che non era sola e le ho fatto comprendere che, per un po’, avrei potuto occuparmi di tutto io: della bambina e di lei”. Un amore, il loro, ricco di risate e passione, nato nel lontano 2006: “Capisci che è troppo tempo?” dice scherzando Katia, per poi aggiungere: “Ci unisce, dopo tanti anni, la saggezza e la terapia“.

Il duo comico per cercare di tenere sempre vivo il sentimento e far funzionare la relazione, da qualche anno ha intrapreso un percorso di terapia: “Serve anche per conoscere quali problemi, individualmente, portiamo all’interno della coppia. Insomma, stiamo imparando a riconoscere i nostri limiti e ad accettare noi stessi“, racconta Pisani. Aggiunge Follesa: ” È una via che stiamo praticando. C’è chi ha le stanze separate e noi abbiamo le case separate. Nel senso che da qualche tempo abbiamo un altro appartamento che viviamo come un posto in cui o uno o l’altro può andare, quando ne ha bisogno”.

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