Sarebbe il sistema missilistico terra-aria più avanzato fornito dall’Occidente all’Ucraina, che consente ai razzi una gittata di 70 chilometri. Gli Stati Uniti stanno per dare il via libera all’invio di una batteria di missili Patriot all’Ucraina, ed probabile che l’approvazione del piano del Pentagono avvenga in settimana. Prima della firma del presidente Joe Biden dovrà essere approvato dal segretario dalla difesa Lloyd Austin, ma si prevede non ci saranno ostacoli. A rivelarlo sono stati tre funzionari coperti da anonimato che, parlando con Cnn, hanno spiegato che i missili – in grado di individuare e abbattere i droni iraniani usati da Mosca, oltre che aerei da combattimento e missili cruise – proverranno dalle scorte del Pentagono e verranno spostati da un altro Paese oltreoceano. Dopo l’attesa approvazione, i razzi dovrebbero essere mandati rapidamente nei giorni successivi e i militari ucraini saranno addestrati ad usarli nella base Usa di Grafenwoehr in Germania.
Sulle indiscrezioni della Cnn è intervenuto anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, affermando – come aveva già fatto prima numero due del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev – che i sistemi di difesa aerea statunitensi Patriot diventeranno incondizionatamente “obiettivi legittimi”. Si tratta di un sistema ad alta tecnologia che potrebbe incidere come nessun altro mezzo finora al contrasto degli attacchi russi: da una batteria possono partire quattro missili in grado di percorrere fino a 70 chilometri e il dispositivo è dotato di radar, sensori e di otto lanciatori. Nonostante l’appello dei giorni scorsi del primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, che ne aveva chiesto l’invio da parte dell’Occidente, finora nessun Paese li ha offerti, anche se la Germania ne ha consegnati alla vicina Polonia, suo alleato della Nato, dopo la caduta di un missile in territorio polacco il 15 novembre scorso, che ha provocato la morte di due persone. In seguito, Shmyhal ha chiesto alla Germania, senza successo, di inviare i Patriot in Ucraina invece che in Polonia.