Televisione

Nicola Rao è il nuovo direttore del Tg2: ecco chi è il giornalista che ha preso il posto di Gennaro Sangiuliano

La proposta dell'ad Rai Carlo Fuortes è arrivata ai consiglieri del cda, la cui riunione è prevista mercoledì 14 dicembre alle nove. La nomina dovrebbe raggiungere senza problemi la maggioranza, con uno sguardo attento ai voti dei componenti, ora dell'opposizione, Francesca Bria (Pd) e Alessandeo Di Majo (M5S), oltre a quella di Riccardo Laganà, eletto dai dipendenti. Rao è considerato in quota Fratelli d'Italia

di Giuseppe Candela

Nicola Rao è il nuovo direttore del “Tg2“. L’ormai ex vicedirettore del “Tg1” ha preso il posto di Gennaro Sangiuliano, ora alla guida del ministero della Cultura, dopo l’interim di circa due mesi di Carlo Pilieci. Il Cda Rai riunito oggi a Roma sotto la Presidenza di Marinella Soldi ha dato parere favorevole alla proposta dell’Amministratore Delegato Carlo Fuortes di nominare Nicola Rao alla Direzione del Tg2. Per lui quattro voti favorevoli e tre contrari: favorevoli i consiglieri dell’attuale maggioranza, ossia Simona Agnes e Igor De Biasio, oltre allo stesso Fuortes e alla presidente Soldi. Voto contrario è stato espresso invece da Francesca Bria (Pd), Alessandro di Majo (M5s) e dal consigliere nominato dai dipendenti Rai, Riccardo Laganà.

Il curriculum vitae di Rao arriverà in giornata, si tratta della prima nomina della tv pubblica nell’era del governo guidato da Giorgia Meloni. Altri avvicendamenti non appaiono di immediata realizzazione, in primavera si arriverà a un nuovo riassetto ma, assicurano diverse fonti a Viale Mazzini, senza stravolgimenti. Nelle scorse settimane l’amministratore delegato Fuortes aveva incontrato la premier Meloni, incontro definito “cordiale e interlocutorio”, con il dirigente che potrebbe restare al suo posto fino alla scadenza prevista per il 2024, complici anche i successi di Fiorello e dei Mondiali di calcio.

Rao è considerato in quota Fratelli d’Italia, a settembre 2021 era approdato al Tg1 come vicedirettore. Nei giorni scorsi il suo nome è stato accostato anche alla guida del telegiornale della prima rete. Giornalista professionista dal 1989, per oltre sedici anni ha lavorato all’Adnkronos come cronista giudiziario e poi come giornalista parlamentare. Dall’intervista esclusiva a Mario Tuti, in cui annunciava di voler chiudere con la lotta armata, a quella realizzata in carcere ad Ali Ağca, a dieci anni dall’attentato a Giovanni Paolo II. Rao per l’agenzia di stampa si è occupato delle elezioni politiche ma anche delle stragi di Cosa Nostra, grande attenzione al terrorismo rosso e nero.

Una svolta nella sua carriera nel 2003, l’arrivo in Rai al Tg2 come giornalista parlamentare, prima come caposervizio e poi come vicedirettore della redazione politica. Sette anni dopo, nel 2010, è il responsabile della redazione del TGR Lazio, con la qualifica di caporedattore centrale. Dal 2017 vicedirettore della Testata Giornalistica Regionale della Rai. Lo scorso anno esponenti della cultura e del giornalismo si erano schierati al suo fianco: “Abbiamo appreso da ‘Repubblica’ che il giornalista e storico Nicola Rao non è stato nominato dai vertici Rai direttore di una testata nel recentissimo giro di nomine perché troppo di destra per aver scritto libri come ‘Il sangue e la celtica‘. Ci auguriamo che tutto ciò non risponda al vero. Saremmo altrimenti in presenza di un caso di grave discriminazione culturale e disinformazione aziendale”. Tra le firme quelle di Aldo Cazzullo e Luca Telese, il giudice Guido Salvini magistrato e saggista, Gianremo Armeni sociologo e scrittore, Antonella Beccaria giornalista e scrittrice, Fulvio Bufi inviato del ‘Corriere della sera’, Gigi Di Fiore inviato del ‘Mattino’ e storico, Paride Leporace vicedirettore del ‘Quotidiano del Sud’ e scrittore, Nicola Lofoco giornalista e scrittore, Paolo Morando giornalista e scrittore, Gianni Scipione Rossi giornalista e storico, Vladimiro Satta documentarista e storico, Davide Steccanella avvocato e saggista, Ugo Maria Tassinari giornalista e saggista, Vittorio Macioce firma del ‘Giornale’, Andrea Ungari, professore universitario e storico.

“I libri che nel corso di decenni Nicola Rao ha scritto sugli anni di piombo – si sottolineava nel testo – sono frutto di un enorme, serio e obiettivo lavoro di ricerca storica e indagine investigativa (che ha permesso finanche di riparare a un errore giudiziario, dimostrato dalla sua inchiesta sulle torture ai terroristi rossi). La sua opera, quindi, ha rappresentato e rappresenta una pietra miliare per quanti di noi si sono sempre occupati della materia”. Pregiudizio superato, con la spinta di Fratelli d’Italia, Rao sarà il nuovo direttore del “Tg2”.

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