L'artista, impegnata nel tour nei palasport d'Italia, è ancora vittima di attacchi violenti sul Web. Tutto è nato questa estate con un video, diventato virale, in cui spiegava gentilmente ad una fan perché le negava un autografo. Da lì l'onda lunga degli insulti, i meme, i versi di una canzone storpiati fino alle pesanti minacce. Ecco la cronistoria di una brutta vicenda
Sul palco dei palasport d’Italia per il “Tutto Accade Tour” lei sorride, accoglie il pubblico con le sue hit e porta avanti lo show, fino alla fine. Spenti i riflettori e dietro le quinte Alessandra Amoroso mostra la sua preoccupazione per i continui messaggi sul web che le arrivano dall’ormai famoso video di questa estate, dove aveva spiegato a una fan di non poter autografare un regalo per non far torto agli altri. Niente di nuovo. È sempre stata questa la regola – non scritta – nel rapporto tra la Amoroso e la Big Family. Non accontentare uno per scontentare tutti. Da lì la clip, che sembra sia stata messa in circolo ‘ad arte’ da una mano lunga di chi conosce bene i social, ha continuato a girare, trasformandosi in meme, poi lo sbeffeggio ha raggiunto il trend su TikTok con alcuni versi del singolo di questa estate “Camera 209“, modificati da “mi sveglio ancora truccata” a “mi sveglio ancora cac**a“.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato un video-denuncia, di forte impatto diffuso dalla Big Family, la comunità dei fan di Alessandra, con un titolo eloquente: “Di cosa parliamo quando parliamo di cyberbullismo. Evidentemente no, non è per i meme”. Nella clip sono raccolti alcuni messaggi violentissimi da “farai una brutta fine” a “sei una scoreggia”, da “ancora parli? Non ti fai schifo da sola” fino a “una bella corda…”. Addirittura un velato invito al suicidio. Insomma un’onda di violenza ingiustificata verso una artista che ha sempre usato il sorriso e la cordialità anche nei confronti delle critiche e nei momenti più difficili.
Che ormai non si tratti più solo dei meme è molto chiaro. Come si può frenare l’onda violenta del web? Come arginare un fenomeno ingiustificato? Può un meme o un messaggio, senza alcun argine, intaccare una carriera di 14 anni? Indubbiamente l’unica arma è quella di denunciare alle autorità competenti. Questo non vale per i vip, ma anche per la gente comune che spesso non ha carattere o i mezzi per fronteggiare il bullismo online. Intanto la diretta interessata per ora tace, non rilascia interviste, non parla sui social. Le uniche parole dedicate a questa vicenda sono racchiuse in un video che viene trasmesso durante il concerto. “Il cosiddetto cyberbullismo colpisce tutti indistintamente. – ha affermato – Cattiverie gratuite con l’unico scopo di fare del male. Sabotando le menti, le persone, diffondendo odio, insicurezza verso sé stessi e verso gli altri. A me è accaduto poco tempo fa, prima del nostro primo stadio insieme. Io ho chiesto aiuto perché si può chiedere. Non chiudetevi, abbiate il coraggio di parlare e denunciare. Amate voi stessi prima di tutto. Non date la possibilità a nessuno di ferirvi. Siate consapevoli della vostra forza interiore, di chi siete, di quello che volete. E se doveste incontrare difficoltà nel farlo, chiedete aiuto. Perché ci sono persone disposte ad esserci”.
La solidarietà da parte dei fan è stata immediata, così come quella dei colleghi come i Boomdabash (“tu più forte di tutto”), mentre Emma (“cattiveria e l’ignoranza. Anche tanto schifo”, Aiello (“sul cyberbullismo spesso camuffato da un meme o da una risata apparentemente innocua potrei parlare anche per esperienza personale”) e Federico Zampaglione dei Tiromancino (“situazione vergognosa nata da un video in cui “non concedeva ” un autografo per non scontentare altri fan”). Intanto la Amoroso si appresta a concludere il tour le prossime tappe sono il 16 dicembre a Padova, il 17 a Torino e il gran finale il 21 a Milano, dove si spegneranno i riflettori e calerà il silenzio sull’artista, pronta a prendersi qualche giorno di riposo, lontano dal palco e dai social. Con la speranza che tutto questo si plachi una volta per tutte.