L’ex tennista tedesco Boris Becker ha lasciato il carcere inglese. Lo scorso aprile, un tribunale britannico lo aveva condannato a due anni e mezzo di prigione per bancarotta fraudolenta, con un periodo minimo di 15 mesi da scontare in stato di detenzione. La Southwak Crown Court lo aveva considerato colpevole di 24 reati nel processo per fallimento relativo a un debito insoluto di 60 milioni di euro che aveva contratto con l’istituto bancario Arbuthnot Latham. Il tre volte campione di Wimbledon, inoltre, aveva spostato centinaia di migliaia di sterline su altri conti, dopo il fallimento della sua società. Durante il processo, si era difeso spiegando che determinate operazioni gli erano state consigliate da alcuni esperti finanziari.
Becker, dopo la condanna, era stato trasferito nel carcere penitenziario di Huntercombe, a ovest di Londra, dove ha trascorso gli ultimi nove mesi. Adesso tornerà in Germania prima del previsto, grazie ad una norma inglese che prevede l’estradizione nel Paese d’origine per i cittadini stranieri, laddove determinate condizioni vengano soddisfatte: ad esempio, è necessario non aver ottenuto la cittadinanza inglese. Lo scorso anno, a beneficiare dello stesso sistema, sono stati 1136 detenuti stranieri. Il campione, secondo i media inglese, potrebbe tornare in Germania già nelle prossime ore, dove potrà scontare il resto della pena in libertà vigilata.