Un commento, quello di Salvini, che ha provocato la reazione dell’Estetista Cinica, una che raramente si sottrae alle polemiche
Pina ha fatto “litigare” a distanza Matteo Salvini e l’Estetista Cinica. “A Milano ci ritroviamo con l’albero di Natale con le palle rosa”, ha commentato ieri il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, durante il dibattito dal titolo “Roma locomotiva d’Italia”, nella sede del quotidiano Il Tempo. Tradotto, a Salvini non piace il maxi-albero di Natale allestito in piazza Duomo, per il quale ogni anno il Comune di Milano lancia un bando al quale tutte le società possono partecipare e concorrere per la sua realizzazione. A vincere quest’anno è stata la VeraLab di Cristina Fogazzi, in arte Estetista Cinica, un brand che fattura oltre 60 milioni di euro l’anno, che ha fatto del rosa il suo colore identitario e che per questa operazione ha investito circa 700 mila euro.
A SALVINI NON PIACE L’ALBERO DELL’ESTETISTA CINICA – L’abete Pina, che troneggia quest’anno in Piazza Duomo, arriva dal Trentino Alto-Adige (è stato abbattuto per ragioni naturali, come ha certificato la Guardia Forestale), è alto 27 metri ed è stato addobbato con 700 palle fucsia e argento e 40mila luci a led a basso consumo (il corrispettivo del costo dell’elettricità necessaria alla sua illuminazione verrà devoluto alla Casa di Accoglienza Enzo Jannacci, che si occupa di dare un tetto a chi ne ha bisogno). Luci che per altro compongono la scritta “We wish you to be yourself”, un messaggio di body positivity che richiama i temi dell’accettazione di sé di cui il marchio è promotore. Ma la sfumatura di rosa non è piaciuta a Matteo Salvini, che ha detto: “Ci ritroviamo con l’albero di Natale con le palle rosa, per via dello sponsor. De gustibus…”. Una battuta “squallida, volgare e sessista” secondo il consigliere comunale del Pd di Milano, Daniele Nahum.
LA RISPOSTA DELL’ESTETISTA CINICA – Un commento, quello di Salvini, che ha provocato la reazione dell’Estetista Cinica, una che raramente si sottrae alle polemiche. Questa volta però non ha nascosto una certa sorpresa: “Di tutte le critiche che ero preparata a ricevere sull’albero di Natale, la questione del rosa mi sembrava veramente sdoganata. Credevo che il rosa sarebbe stato un elemento irrilevante, invece grande scandalo”, ha detto in una serie di Stories su Instagram, ricordando come in passato ci siano stati anche l’albero decorato tutto di giallo (il colore di un noto gruppo di spedizioni) e poi azzurro (come quello di una famosissima gioielleria). Cambia lo sponsor, cambia il colore. “La cosa che mi fa sorridere è la questione del rosa, come se il rosa fosse un colore… non capisco quale sia il problema col rosa. Giallo l’albero sì, azzurro l’albero sì, vabbè Coca Cola l’ha fatto rosso perché era rossa e rosso fa Natale. Ma questo rosa ha sconvolto un sacco di persone”. Poi, parlando della questione rosa, ha tirato in ballo il retaggio patriarcale: “Dobbiamo pensare di essere ancora vittime del patriarcato, perché il rosa è un colore da femmine e non va bene e invece l’azzurro… l’azzurro è un po’ meglio, colore del maschietto?”.