Meno due giorni alla finale dei Mondiali del Qatar tra Argentina e Francia. Domenica alle 16 la nazionale di Leo Messi sfiderà i campioni in carica del suo compagno di squadra al Psg Kylian Mbappé. Ma nello spogliatoio dei Blues non sono le gesta del numero 10 Albiceleste a preoccupare i giocatori e lo staff di Didier Deschamps: la Francia è alla prese con un focolaio influenzale che sta decimando la squadra. Secondo la Federcalcio francese non si tratta di Covid, ma di una laringite dovuta agli sbalzi di temperatura, anche per via dell’aria condizionata negli stadi.
Prima Adrien Rabiot e Dayot Upamecano, costretti a letto e tenuti a riposo già nella semifinale contro il Marocco, poi Kingsley Coman. I calciatori francesi con la febbre aumentano: nel ritiro della nazionale transalpina spuntano gel igienizzante e mascherine. Se l’influenza dovesse diffondersi ancora, le possibilità dei Blues di bissare il successo del 2018, e di diventare così la prima nazionale dal 1962 a difendere il trofeo, calerebbero drasticamente.
Il timore per una possibile epidemia nello spogliatoio preoccupa, però, più i tifosi che il ct Deschamps. Secondo l’allenatore ex Juventus “sono casi di febbre dovuti agli effetti dell’aria condizionata negli stadi e nei vari ambienti, acuiti dagli sforzi sul campo”. “Certo, ormai siamo sensibili a tutto ciò che è virale e abbiamo preso le dovute misure”, ha detto il selezionatore. Sarebbe lo sbalzo termico, quindi, il peggior nemico della Francia fuori dal terreno di gioco. In campo, l’avversario numero uno resta il 35enne di Rosario che indossa la maglia numero 10. La sfida nella sfida contro il suo compagno – non amico – del Psg, Mbappé, fa crescere l’attesa e tiene banco in vista dell’atto finale di questo Mondiale qatariota. I bookmaker, per questa finale inedita – mai le due nazionali si sono affrontate per la vittoria della Coppa – vedono leggermente avanti l’Albiceleste. Ad arbitrare sarà il polacco Szymon Marciniak.
Se per Mbappè sarebbe il secondo trionfo consecutivo a soli 23 anni – ne compirà 24 due giorni dopo la finale -, per Messi una vittoria domenica significherebbe completare la sua bacheca con l’unico trofeo che ancora manca, il più prestigioso. Per l’argentino sarà l’ultima possibilità per coronare una delle carriere più vincenti della storia del calcio. I due partono alla pari, visto che entrambi sono a quota 5 gol in questa edizione del Mondiale: per chi la spunta, c’è già una forte candidatura al prossimo Pallone d’Oro.