Il Marocco è furioso, perché uscire in semifinale ai Mondiali contro la Francia è normale, ma c’è il rimpianto di non sapere cosa sarebbe successo se l’arbitro messicano Cesar Arturo Ramos avesse fischiato almeno uno dei due rigori reclamati dai calciatori marocchini. Intanto la Federcalcio di Rabat ha deciso di fare sul serio e presentare un reclamo alla Fifa per “protestare formalmente” contro l’arbitraggio in Qatar. La Frmf in un comunicato parla di una “ingiustizia arbitrale per due rigori incontestabili”.
In particolare il primo episodio è particolarmente dubbio: Theo Hernandez controlla il pallone nell’area di rigore della Francia, ma poi in scivolata travolge Sofiane Boufal che invece non commette alcuna irregolarità. Ramos però decide di ammonire l’attaccante marocchino, invece di far proseguire il gioco o concedere il calcio di rigore. L’episodio avviene a metà primo tempo, sul punteggio di 1 a 0 per i transalpini. Sempre nella prima frazione, con la partita ancora apertissima, Selim Amallah protesta per una trattenuta in area di rigore, ma l’arbitro anche in questo caso sceglie diversamente.
Soprattutto sulla prima decisione restano dei dubbi, in particolare per il mancato intervento del Var, che avrebbe dovuto richiamare Ramos al monitor per valutare meglio lo scontro tra Hernandez e Boufal. La Federcalcio marocchina, si legge nella nota, “ha inviato una lettera all’istanza competente in merito a situazioni arbitrali che hanno privato la nazionale del Marocco di due rigori incontestabili secondo il parere di diversi specialisti in arbitraggio. La Frmf ha espresso il suo stupore per il fatto che la Var non abbia corretto l’operato dell’arbitro”. La Federazione “ricorda che farà di tutto per difendere e preservare i diritti delle nazionali chiedendo il rispetto dell’equità nell’arbitraggio e denunciando decisioni di arbitraggio prese durante questa semifinale del Mondiale”, conclude il comunicato.