False comunicazioni societarie, falso in prospetto e aggiotaggio. La procura di Milano ha chiesto processo per quattro persone tra cui gli ex vertici di Monte Paschi di Siena Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, nell’ambito del dei crediti deteriorati (Npl). Stralciata invece la posizione della banca “che verrà definita separatamente”. La richiesta di processo avanzata dai pm Roberto Fontana e Giovanna Cavalleri, riguarda anche l’ex presidente Massimo Tononi, attuale presidente di Banco Bpm, l’ex dirigente Arturo Betunio.
Il filone d’inchiesta sulla banca senese, il terzo a Milano, è stato condotte dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, ed è relativo “ai bilanci ed alle comunicazioni al mercato per gli anni 2014-2015-2016 “con riferimento alla “relazione semestrale pubblicata il 29 luglio 2016”. Sulla delicata vicenda il giudice per le indagini preliminari, Guido Salvini, dopo aver rigettato una richiesta di archiviazione proposta da altri pm, aveva disposto una perizia chiedendo a Gian Gaetano Bellavia e Fulvia Ferradini di verificare la corretta contabilizzazione delle rettifiche in base ai risultati di tre ispezioni di Bankitalia e Bce tra il 2012 e il 2017. I due professionisti, in circa 6 mila pagine, avevano concluso che, tra il 2012 e il 2015, l’istituto di credito senese non aveva contabilizzato tempestivamente nei propri bilanci rettifiche su crediti per complessivi 11,42 miliardi di euro. Lo scorso maggio, infine, i commercialisti Stefania Chiaruttini e Luca Minetto hanno depositato una consulenza per conto dei due pubblici ministeri. Originariamente il numero degli indagati era maggiore, ma per molti la posizione è stata stralciata in vista di una richiesta di archiviazione.