Il primo cittadino attribuisce le responsabilità dei disagi al piano predisposto dalla sindaca dei 5 Stelle che però non ci sta: "La città è stata paralizzata a causa dell'inadeguatezza del piano dell'attuale gestione comunale"
“Il piano neve predisposto negli anni scorsi non ha funzionato come avrebbe dovuto. Lavoreremo per adeguarlo. Lo abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione: così come è impostato non funziona”. Le parole del sindaco di Torino, il dem Stefano Lo Russo, a La Stampa fanno presupporre che nel capoluogo piemontese sia ufficialmente iniziata l’operazione ‘rimpallo di responsabilità’. Dopo i disagi provocati dalla nevicata che il 15 novembre ha paralizzato la città, si è aperta la polemica politica sulle responsabilità del caos e delle lacune organizzative.
Il primo cittadino del Partito Democratico, in carica da oltre un anno, ha attribuito la colpa all’amministrazione di Chiara Appendino . “Andrà fatta un’analisi puntuale” ha dichiarato Lo Russo, chiarendo che i problemi di viabilità stradale non sono stati causati dall’assenza di mezzi spazzaneve e spargisale, utilizzati in abbondanza nel giorno della nevicata. “Ha contribuito anche l’assenza di trasporto pubblico per lo sciopero”, spiega il sindaco, giustificandosi.
L’elemento che stupisce è vedere come un fatto tutt’altro che eccezionale e imprevedibile, come la neve a Torino, abbia colto impreparate le istituzioni locali. Automobili incolonnate in code interminabili, incidenti e mezzi finiti fuori strada: Torino è rimasta ostaggio di cinque centimetri di neve: “Non possiamo non farci trovare pronti in questi casi”, si è scusato Lo Russo, ammettendo la difficoltà con cui la sua amministrazione ha fronteggiato l’evento naturale. Difficoltà che lo ha portato a ricevere molte critiche. In particolare, le rimostranze sono arrivate dalle opposizioni politiche e dai suoi predecessori al municipio torinese. “Trovo stravagante che la parte politica più accalorata sia la stessa che ha redatto questo piano neve”, ha commentato piccato Lo Russo, suggerendo che le responsabilità del caos siano da attribuire all’amministrazione pentastellata.
La replica della ex sindaca non è tardata ad arrivare: “Al posto di chiedere scusa ai torinesi per una prova di palese impreparazione, Lo Russo si cimenta in un patetico scaricabarile”. “Il piano neve che è andato in crisi è stato predisposto dall’attuale amministrazione”, ha dichiarato Appendino, sottolineando come il primo cittadino dem si sia insediato nell’ottobre del 2021. “Questo è il secondo inverno che affronta da sindaco e il Piano neve è stato approvato dalla sua Assessora – ha continuato la deputata 5 stelle -. Durante il mio mandato non si sono mai verificati disagi simili. Io e la mia giunta abbiamo sempre fornito informazioni prima del fenomeno atmosferico, predisposto uno spargimento del sale preventivo e sufficiente per non far fermare la neve sulle strade e, la sera prima delle nevicate, monitorato personalmente la situazione in una Unità di Coordinamento”.