di Chiara Benatti per “Comitato Villaggio Europa – Quartiere Sacca”

Si apprende dai media locali che il progetto del polo logistico di Nonantola, dopo avere ricevuto i pareri favorevoli della Conferenza dei Servizi, non è passato in Consiglio Comunale anche grazie al sostegno dei consiglieri di maggioranza del Partito Democratico, che ha permesso ai propri consiglieri di votare, finalmente, secondo la propria coscienza, lasciando loro piena libertà di voto. E’ doveroso fare le congratulazioni ai cittadini di Nonantola che hanno partecipato ad una estenuante lotta di ideali, che anche il Comitato locale sul Polo Conad nel quartiere Sacca a Modena conosce molto bene.

Ha dell’incredibile che a soli 15 km di distanza da Nonantola, a Modena, si continuino invece a perpetrare scelte inadeguate, come ad esempio nel 2017 la realizzazione di un centro di smistamento della GLS su un terreno vergine e, nei tempi attuali, di un importante polo logistico Conad Nord Ovest addirittura a ridosso delle residenze di centinaia di famiglie.

Fa molto riflettere, in particolare, l’aumento di inquinamento e di traffico. Come si evince dalla lettera aperta del Comitato ai propri consiglieri comunali, il progetto di Nonantola avrebbe previsto 1.400 passaggi mensili di camion; anche il progetto del polo Conad a Modena prevede numeri importanti, pari a 15.000 passaggi mensili di mezzi pesanti, vicino alle residenze con bambini e anziani e ad un quartiere a ridosso del Centro Storico.

In questi mesi il Comitato locale modenese, di fronte alla fermezza della Giunta comunale, ha deciso di adottare un atteggiamento costruttivo ed è stato costretto, proprio da questa fermezza, a farsi promotore di proposte di mitigazione che potessero tutelare la vivibilità dei cittadini e a far conoscere il problema a tutta la città. Risulta tuttavia sorprendente come, a Modena, debbano essere i cittadini a combattere strenuamente per vedere concesse loro quantomeno tutte le opere di mitigazione di buon senso che hanno richiesto!

Se a Nonantola il polo logistico, giustamente, non verrà costruito, a Modena si fa molta fatica anche solo ad ottenere un arretramento di 20 metri del confine Conad e l’eliminazione di parcheggi pubblici, in favore di un terrapieno e di un’area verde per il benessere della cittadinanza gasata dai camion; si fa fatica a installare pareti e tetti verdi per i magazzini, in variante urbanistica, che saranno alti 15 metri e lunghi fino a 144 metri, in un contesto di case di due o tre piani; si fa ulteriormente fatica a chiedere tutele affinché non vi sia un peggioramento delle proprie condizioni di vita attuali, soprattutto in termini di impatto acustico considerato il rumore generato dal passaggio dei futuri 500 tir giornalieri, della tangenziale e da ciò che accadrà in area Parmareggio.

Siamo molto felici per i cittadini di Nonantola (e non solo) e per le scelte dei loro amministratori. Finalmente, qualcuno con del coraggio e che non sacrifica la qualità della vita delle persone in nome, forse, di una occupazione non “sana” e degli interessi di pochi. Infine, come rilevato anche dalla centraline posizionate nei quartieri modenesi, il problema dell’inquinamento nella nostra città genera preoccupazioni per il nostro futuro.

Di fronte alla difficoltà dell’amministrazione modenese a concedere addirittura tutte le mitigazioni richieste dai residenti, la comunità risponde determinata nella difesa del proprio territorio e chiede un trattamento equo e rispettoso da parte dell’amministrazione comunale.
Il Partito Democratico e i rappresentati della politica modenese, dimostrino la propria vicinanza e la propria attenzione alle esigenze dei residenti della Sacca, e si impegnino ad adottare quantomeno tutte le soluzioni proposte dalla cittadinanza, che garantiscono, per quanto possibile, la sostenibilità e la qualità della vita del nostro amato rione.

Realizzare un polo logistico dentro una città e un quartiere è una scelta anacronistica. I cittadini devono essere ascoltati e rispettati, non ignorati e calpestati.

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