Nove acri sull’incantevole isola di Paros dove costruire una villa con piscina. Questo “l’ultimo” investimento della coppia Kaili-Giorgi, finito nel mirino degli investigatori dopo dell’apertura di un’inchiesta in Grecia parallela al Qatargate che sta terremotando il Parlamento Europeo. Gli inquirenti lavorano sui reati di corruzione e riciclaggio di denaro e l’inchiesta belga è stata ora estesa alla Grecia, a seguito dell’ordine del procuratore finanziario Christos Bardakis.
L’acquisto del lotto, come riportato dai media ellenici oggi, è stato effettuato dalla coppia nove mesi fa. Gli isolani hanno raccontato che si tratta di un appezzamento di terreno particolarmente privilegiato, con una superficie di 9 acri, cioè circa 36mila metri quadrati, sul pendio di Vunalia nella zona di Kostos, con vista panoramica sulla pianura e il mare. Il costo? Circa 300mila euro. Della transazione non c’è traccia nelle dichiarazioni patrimoniali di Kaili dal momento che risale all’anno in corso e quidi eventualmente sarebbe stato dichiarato solo nel maggio 2023.
Ma a far accendere l’interesse dei finanzieri greci è la consistenza dell’affare accanto alla concomitante società immobiliare costituita da Kaili e Giorgi con sede a Kolonaki, il quartiere bene di Atene a due passi dall’ambasciata italiana: la scorsa estate i due avrebbero visitato la zona con l’obiettivo di sviluppare la proprietà in questione per il suo sfruttamento commerciale. Per questa ragione le autorità greche dovrebbero interrogare chi ha venduto la proprietà ai due al fine di vagliarne i dettagli, come ad esempio le modalità di pagamento.
Nel frattempo da Paros fanno sapere che la villa doveva sorgere su quel terreno con piscina e seminterrato: i progetti sono stati già presentati all’assessorato all’Urbanistica del Comune di Paros. Si tratta di un totale di 280 metri quadrati di area, ha detto alla stampa greca l’ingegnere che ad agosto ha incontrato tre volte la coppia: “Abbiamo avuto 3-4 incontri. Volevano una casa in cui vivere la prossima estate, tutta la pianificazione era stata fatta per fare una casa per la loro famiglia. Siamo caduti dalle nuvole con questa storia, perché almeno Kaili era molto brava. Mi ha colpito il fatto che una donna del genere dovesse essere coinvolta in cose del genere”, ha detto.
Inoltre anche l’economista americano Nouriel Roubini ha preso una posizione sul caso Qatargate e in un tweet ha descritto Eva Kaili come una “cheerleader corrotta” e “regina delle criptovalute”: “Ha ricevuto le sue tangenti in contanti – dollari ed euro – e non in criptovalute senza valore. L’ipocrisia assoluta!”. Nel frattempo l’altra eurparlamentare greca finita in questi giorni nell’occhio del ciclone per un problema di rimborsi, la conservatrice Maria Spyraki, è stata espulsa dal partito di Nea Dimokratia per stessa decisione del premier greco Kyriakos Mitsotakis, fino al completamento delle indagini sul caso. Inoltre fino ad allora Spyraki “non sarà neanche candidata deputata di Nuova Democrazia alle prossime elezioni nazionali”, ha affermato il primo ministro.