Durante il suo intervento all’evento online “Fondata sul lavoro. Idee per la Costituente del Partito Democratico”, Andrea Orlando ha commentato anche il Qatargate. “Sento parlare di mele marce, sento parlare di fatti isolati e probabilmente è così però dobbiamo anche dirci con molta franchezza che questa mela marcia poteva essere anche in una discussione come questa. In questo caso, anche il tema della selezione della classe dirigente vale fino ad un certo punto, forse vale un po’ per gli staff, ma non può essere per la persona che può essere il fulcro secondo quando dicono le indagini di questa vicenda”. Il dirigente dem ha parlato di Panzeri: “Un funzionario sindacale di primissimo livello che ha fatto la trafila dentro un sindacato strutturato, ha fatto carriera politica in una fase in cui i partiti ancora un po’ esistevano e poi tre giri al Parlamento Europeo”. E dunque per Orlando “c’è un tema che riguarda il Parlamento Europeo, un Parlamento senza Stato, dove gli interessi particolari di potenze straniere possono intervenire con molta più forza di quanto non avvenga nelle istituzioni degli Stati nazionali, c’è un tema della monetizzazione delle esperienze realizzate nel corso della propria vita in politica e poi messe sul mercato, alla fine della carriera politica; ma secondo me c’è un’altra questione. La conseguenza di un partito senza popolo – e spiega – quando abbiamo iniziato a fare politica, noi avevamo dei luoghi dove qualcuno ci chiedeva conto delle cose che avevamo fatto, si dava conto dei passaggi, delle attività, di come si faceva opposizione, dove esiste più questa discussione?” E questa discussione si risolve con le primarie? “Io credo francate ente di no e in questo le correnti hanno giocato negativamente”. Per Orlando “l’accountability non si realizza una volta ogni quattro o cinque anni attraverso un meccanismo di carattere plebiscitario, si realizza attraverso discussioni nei gruppi dirigenti consapevoli giorno per giorno, settimana per settimana, proposta per proposta, voto per voto. E questo, secondo voi è il grado di discussione che affronteremo con le primarie? Francamente non lo penso”.
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