Niente confronto sulla giustizia tra Marco Travaglio e Carlo Nordio sul palco della festa per i 10 anni di Fratelli d’Italia. Il ministro della Giustizia infatti ha dato forfait proprio all’ultimo (salvo poi presentarsi in piazza del Popolo pochi minuti dopo il termine del dibattito sulla giustizia) e sul palco, oltre a Travaglio, sono rimasti Andrea Delmastro Delle Vedove, sottosegretario al ministero della Giustizia, e Ciro Maschio, presidente della commissione Giustizia della Camera, “Io credo che quando un delinquente legge la dichiarazione fatta l’altro giorno da Giorgia Meloni ‘noi siamo garantisti durante il processo e giustiziasti dopo la sentenza di condanna’ si preoccupa, quando sente le interviste e le dichiarazioni di Nordio il delinquente stappa lo champagne” ha detto Travaglio. Delmastro delle Vedove ha garantito: “Quando diventi colpevole non si aprono più le porte del paradiso con le misure alternative alla detenzione perché quando una condanna passata in giudicato ci deve essere la certezza della pena”. E allora “perché avete votato la proposta di Forza Italia, votato da tutta la maggioranza e dal ‘terzo polo’ che prevede l’esclusione dei reati contro la pubblica amministrazione dalla lista dei reati ostativi alla concessione dei benefici penitenziari che il famigerato aveva aggiunto? Perché lì – ha replicato Travaglio – oltre i reati di mafia, terrorismo, reati a sfondo sessuali, ci sono corruzione, concussione e peculato, quest’ultimi i reati di chi ruba i soldi di tutti noi per evitare che uno se è condannato a quattro anni per aver derubato la collettività non si faccia neppure un giorno di reclusione con tutti i benefici penitenziari previsti per i reati che sono fuori da quelli ostativi. Capisco perché non è venuto Nordio – ha concluso Travaglio – perché tu hai detto che tutte le cose che dice Nordio non gliele farete fare”.
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