Stop al processo, celebrato dalla Corte di assise di appello di Torino in cui l’esponente anarchico Alfredo Cospito è chiamato a rispondere di strage. Accogliendo una richiesta della difesa, i giudici hanno sollevato una questione di legittimità costituzionale e hanno disposto la trasmissione degli atti alla Consulta. La norma su cui viene chiesto un intervento è quella che impedisce di concedere l’attenuante del fatto di lieve entità se l’imputato è considerato recidivo: per Cospito, la Procura Generale aveva chiesto l’ergastolo. L’anarchico è “determinato ad andare avanti” con lo sciopero della fame ha detto l’avvocato Flavio Rossi Albertini. Il legale ha aggiunto: “Secondo il nostro medico è arrivato al limite”.
Cospito, per gli inquirenti, è insieme alla compagna Anna Beniamino Saluzzo l’ideologo dell’organizzazione FAI/FRI (Federazione Anarchica Informale – Fronte Rivoluzionario Internazionale) ed era stato condannato a 20 anni di reclusione per l’invio dei due pacchi bomba alla scuola allievi carabinieri di Fossano nel 2006 (che nel merito non ha provocato feriti). In base alla riqualificazione del reato da parte della Cassazione, nel luglio 2022 Cospito è stato però condannato per il reato di devastazione, saccheggio e strage (art. 285 del codice penale), che prevede l’ergastolo. Già nel maggio 2022 è stato invece deciso per lui l’isolamento, come previsto dal 41 bis, ed è stato trasferito a Sassari presso la Casa Circondariale di Bancali. Da 45 giorni prosegue il suo sciopero della fame per chiedere la fine del cosiddetto “carcere duro”.
Intanto oggi il Tribunale di sorveglianza ha respinto il reclamo avanzato dai difensori dell’anarchico Alfredo Cospito, anarchico in sciopero della fame da due mesi, contro i regime di 41 bis applicatogli per quattro anni. Nei giorni scorsi la Corte d’assise d’appello di Torino ha accolto alcune eccezioni della difesa di Cospito e Anna Beniamino, accusati per i pacchi bomba alla caserma degli allievi carabinieri di Fossano (Cuneo), nel 2006. Il collegio ha inviato alla Consulta gli atti per la decisione sulla concessione o meno delle attenuanti, mentre il procuratore generale aveva chiesto l’ergastolo. Cospito, se la Corte costituzionale accoglierà le eccezioni, non rischierebbe l’ergastolo ostativo, ma una condanna tra i 21 e 24 anni. L’anarchico, condannato in primo grado per l’attentato alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano (Cuneo) del 2005. Per la compagna di Cospito, Anna Beniamino Saluzzo la Procura ha chiesto 27 anni e un mese. I giudici di Torino dovevano rideterminare la pena a carico di entrambi, così come indicato dalla Cassazione. Ora spetterà alla Cosulta decidere sulla questione. Già condannato per aver gambizzato nel 2012 a Genova l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, si trova sottoposto al regime del 41 bis in seguito a quanto emerso nell’ambito del procedimento Scripta Manent.