La vittima - un uomo di origine cinesi, il cui cadavere è stato ritrovato dentro il locale - è stato freddato con diversi colpi di arma da fuoco. Il locale era già stato sottoposto alla sospensione della licenza per tre volte tra il 2014 e il 2018 su ordine del questore
Lo hanno freddato con alcuni colpi di pistola poco dopo le 7 del mattino dentro il suo bar a Milano. Si chiamava Ruiming Wang, il cinese di 35 anni proprietario del locale in via Bessarione, in zona Corvetto, assassinato nella Caffetteria Milano.
Sul posto è intervenuta la polizia, con gli uomini della Squadra Mobile, della sezione Volanti e con gli agenti della Scientifica. Non è ancora stata ricostruita la dinamica dell’assassinio. Si sa solo che la vittima è stato ucciso con diversi colpi di arma da fuoco dentro il suo bar, che secondo quanto si apprende era già stato sottoposto alla sospensione della licenza per tre volte tra il 2014 e il 2018 su ordine del questore. I motivi del provvedimento riguardavano la presenza di pregiudicati e spacciatori nel locale.
In via Bessarione sono giunti rapidamente i soccorsi, ma quando il personale sanitario è arrivato la vittima era già deceduta. Gli investigatori sono al lavoro per visionare le telecamere di videosorveglianza presenti in zona e raccogliere testimonianze, capire con precisione cosa è accaduto.