Ospite di Verissimo nel gennaio 2020, l'ex calciatore e allenatore aveva raccontato i primi momenti in cui aveva scoperto di avere la leucemia: "Pensavo di non potermi mai ammalare. Alto, grosso, pieno di salute, anche la gente pensava questo. Invece quando meno te lo aspetti può succedere questo. Io per due giorni non potevo sfogarmi con nessuno, neanche con mia moglie perché la diagnosi non era ancora sicura, dovevo fare altri esami. Ma io dentro di me lo sapevo"
Da sempre riservata, Silvia Toffanin – conclamata conduttrice Mediaset, compagna di Piersilvio Berlusconi e mamma dei loro due figli, Sofia Valentina e Lorenzo Mattia – non ha un account social. Letteralmente una mosca bianca del mondo dello spettacolo. Ma l’altroieri, il 17 dicembre, ha voluto fare uno strappo alla regola mandando un messaggio di cordoglio e di vicinanza alla famiglia di Sinisa Mihajlovic, scomparso lo scorso 16 dicembre dopo aver combattuto 3 anni contro la leucemia. “Quel giorno a Bologna con la tua amata Arianna non lo dimenticherò mai. Ricorderò per sempre il tuo coraggio, la tua umiltà e il tuo sorriso. È stato un onore conoscerti. Ciao Sinisa, ci mancherai. Silvia”, si legge in un post Instagram pubblicato da Verissimo, il programma di successo condotto da Toffanin su Canale 5.
Tra i tanti commenti affettuosi sotto al post, anche quello della vedova Arianna Rapaccioni Mihajlovic, che ha lasciato 6 cuori rossi sotto allo scatto. “Questa meravigliosa intervista la porteremo per sempre nel nostro cuore, ciao Sinisa”, ha invece scritto una utente. Il riferimento è a quella emozionante intervista che Silvia Toffanin fece con Mihajlovic il 18 gennaio 2020 e riproposta anche durante la puntata andata in onda sabato 17 dicembre. In quella occasione, l’ex calciatore e allenatore aveva detto: “Il primo ciclo (di chemioterapia, ndr) è stato il più pesante, mi sono venuti anche degli attacchi di panico che non avevo mai avuto perché ero chiuso in una stanza con l’aria filtrata: non potevo uscire e stavo impazzendo. Volevo spaccare la finestra con una sedia, poi mia moglie e alcuni infermieri mi hanno fermato, mi hanno fatto una puntura e mi sono calmato”.
Quindi l’allora allenatore del Bologna aveva raccontato: “Pensavo di non potermi mai ammalare. Alto, grosso, pieno di salute, anche la gente pensava questo. Invece quando meno te lo aspetti può succedere questo. Io per due giorni non potevo sfogarmi con nessuno, neanche con mia moglie perché la diagnosi non era ancora sicura, dovevo fare altri esami. Ma io dentro di me lo sapevo”. A fine intervista, la moglie Arianna si era seduta accanto a lui: “Non sembra, ma è sempre stato dolce, magari ora è più sensibile. Lui non voleva far preoccupare me e io non volevo far preoccupare lui, abbiamo sempre avuto lo stesso atteggiamento”, le parole di Arianna. “Sei stata molto carina e gentile, ho visto anche l’intervista con le mie figlie. Complimenti a te”, si era rivolto Mihajlovic alla presentatrice concludendo la conversazione. Proprio così era terminata l’intervista di quasi 3 anni fa. “Ciao Sinisa”, la scritta che si legge oggi, alla fine del filmato attualmente disponibile anche sulla piattaforma Mediaset Play Infinity. Un ricordo toccante, senza retorica, delicato come solo Toffanin sa fare.