Che bisogna fare per campare, diceva qualcuno. Ebbene anche gli eredi del regista probabilmente più celebre al mondo hanno smorzato ogni possibile polemica riguardo una citazione peregrina
“Anche Barbie è una fan di Kubrick”. Che bisogna fare per campare, diceva qualcuno. Ebbene anche gli eredi del regista probabilmente più celebre al mondo hanno smorzato ogni possibile polemica riguardo una citazione peregrina di 2001: Odissea nello spazio presente nel teaser dei Barbie, interpretato daMargot Robbie. Il film dedicato all’altrettanto celebre bambolina della Mattel, scritto e diretto nientemeno che da Greta Gerwig. Nel teaser, appunto, la voce over di Hellen Mirren declama: “Sin dall’inizio dei tempi, sin da quando è esistita la prima fanciulla ci sono state le bambole”.
Intanto la “spiritosa” sequenza – già vista da quasi sei milioni di persone in tre giorni – ripercorre i campi lunghi dell’alba dell’uomo di 2001. Per chi conosce una delle opere immortali del cinema avrà già capito cosa succede dopo nel trailer. Invece degli scimmioni che maneggiano ossa ci sono delle bambine che giochicchiano con dei bambolotti. La Mirren spiega quindi l’ardito concetto della burletta: “Ma le bambole avevano sempre raffigurato delle bambine, finché…”. Also sprach Zarathustra di Strauss a tutto volume e invece del monolite appare una Barbie che si staglia in ombra verso il cielo. “Dicono che l’imitazione sia la più sincera forma di adulazione!”, se la cavano con sibillina classe gli eredi di Kubrick che gestiscono la pagina Twitter omonima condividendo il teaser. E figuriamoci chi avrà qualcosa da ridire, aggiungiamo noi, ricordando che con cotanta confezione super radical chic (Mirren voice over e presente in piccolo cameo, Gerwig e Noah Baumbach allo script, Warner Bros che timbra e approva) si rischieranno letture analitiche di Barbie come di qualche nuovo manifesto femminista democratico cinematografico. Aspettate e vedrete.