Sei giorni fa l’annuncio di una pausa, anche se a malincuore, per poter affrontare meglio per superare una nuova fase della malattia. Oggi il mondo del calcio, ancora in lacrime perla morte di Sinisa Mihajlovic, guarda con preoccupazione a quello che sta succedendo a Londra dove Gianluca Vialli vive con la sua famiglia. L’amatissimo ex attaccante della Sampdoria e della Nazionale e ora dirigente sportivo da 5 anni affronta un tumore al pancreas, una malattia che “ti può insegnare molto”.
Mercoledì scorso attraverso il sito della Figc Vialli ha comunicato che temporaneamente non poteva più continuare a essere il capo delegazione degli azzurri. Da ieri, come riportano alcuni quotidiani tra cui la Gazzetta dello sport, Vialli è ricoverato in clinica ancora a causa di quel “compagno di viaggio” e “ospite indesiderato” che ormai accompagna da 5 anni. A testimonianza di un momento molto delicato per la famiglia c’è l’arrivo in Inghilterra della madre 87enne.
Dopo l’annuncio della sospensione temporanea degli imperni a Vialli erano arrivati i messaggi di vicinanza di ex colleghi e non solo. Come quello di un altro givane uomo che ha dovuto accogliere nella sua vita un ospite indesiderato, Fedez che gli ha scritto un commovente messaggio. “Gianluca è un protagonista assoluto della Nazionale italiana e lo sarà anche in futuro. Grazie alla sua straordinaria forza d’animo, all’Azzurro e all’affetto di tutta la famiglia federale sono convinto tornerà presto – aveva commentato il presidente della Figc, Gabriele Gravina – Può contare su ognuno di noi, perché siamo una squadra, dentro e fuori dal campo”.
“Io penso che dobbiamo approfondire alcune tematiche, ricorrono troppo spesso alcune malattie che potrebbero essere legate al tipo di stress e di cure. Mi risulta che anche Vialli stia male. Stiamo parlando del nulla, non c’è nessun discorso scientifico, certo ci dobbiamo porre l’interrogativo sul perché accadono queste cose in modo ricorrente – aveva detto ieri il presidente della Lazio Claudio Lotito parlando alla camera ardente di Mihajlovic – Accadono anche nella vita ordinaria, ma su dei fisici possenti e forti è più difficile che possano accadere. Mi auguro non ci sia nessun nesso però ci dobbiamo porre degli interrogativi a 360° per approfondire alcuni tipi di malattie che cominciano a essere numerose nel nostro mondo”.