Società

Il ricordo di Vincenza, morta a Napoli dopo il parto: nulla di quel che ha seminato andrà perso

Cara Vincenza, ti scrivo,
Inspiegabilmente non sapevo nulla. Antonella Esposito Gagliardi, il tuo avvocato, il mio avvocato, mi manda un whatsapp: “vieni a Palazzo Serra di Cassano per un brindisi per Vincenza”.

Arrivo nel tuo regno, la sede dell’Associazione di Monte di Dio, da te fortemente voluta, un “presepe” sotterraneo scavato nella roccia. Vedo intorno a me tante facce sorridenti, ti cerco. Qui tutto parla di te: le mura di tufo che trasudano storia, i cimeli della Seconda guerra mondiale quando il ventre del tunnel borbonico serviva da bunker. Antonella risponde: “Non lo sai? E’ volata in cielo”. E mi racconta la tua tragedia.

Ho le lacrime agli occhi, abbiamo le lacrime agli occhi. Ma Andrea, tuo marito, non vuole facce tristi, ti vuole ricordare con gioia. Ti sei battuta come una leonessa perché il reticolato di cunicoli sotto Palazzo Serra di Cassano, praticamente la tua casa di elezione, entrasse nel circuito del tunnel borbonico, inseriti di diritto nel Grand Tour.

Tu, ragazza di cultura a 360 gradi, dal cuore grande così, promuovevi premi letterari e ti impegnavi nel sociale per una rigenerazione urbana non soltanto del quartiere di Monte di Dio. Hai fatto accendere i riflettori su tante questioni rimaste in sospeso come l’ascensore “infinito” di Piazzale Echia, la stazione della metropolitana della Linea 6 a Piazzetta Santa Maria degli Angeli. Fra burocrazia, errori e sottobanchi ai politicanti, respiriamo polvere “amara” da 18 anni.

Nulla di quello che tu hai seminato andrà perso: pronti a seguirti nel solco da te tracciato Francesco Serra di Cassano, Antonella Esposito Gagliardi… e nella schiera dei tuoi follower mi ci metto pure io.

Sono in corso le indagini con un pool di esperti nominati dalla Procura della Repubblica, si indaga in primis sui tempi delle cure mediche. L’avvocato che ti difende è Mario Ivan Esposito.

Andrea Cannavale, produttore cinematografico, tua anima gemella, è una roccia che si illumina quando parla di te. Gli hai lasciato il dono più bello, un paffutello di nome Vincenzo come il nonno, il grande attore. Hai abbracciato la tua creatura e poi gli angeli ti hanno proiettato verso l’eternità.

Perché esiste la morte fisica, ma non quella dello spirito. Sei solo nella “stanza” affianco con una comunicazione più sensibile e sottile. La vita è solo un piccolo segmento perpendicolare a una traiettoria di amore infinito senza spazio né tempo.

Tu adesso sei arrivata alla Fonte. E con Andrea e Vincenzo è solo una nuova fase della vostra vita insieme. Per sempre vi amerete, per sempre ti amiamo.