La Ineos Grenadier nasce su due pilastri concettuali. Il primo è la passione per il fuoristrada, che ha dato vita a un veicolo molto specialistico e che offre caratteristiche tecniche rivolte a un pubblico molto istruito in tema di guida in off-road. In altri termini, il cliente della Grenadier non è lo stesso che passa da un suv all’altro a seconda delle mode. Piuttosto, “è un cliente che quando si approccia al nostro prodotto ha le idee già molto chiare”, conferma Stefano Gavioli, Regional Business Manager di Ineos Automotive in Italia. Secondo architrave concettuale è che Grenadier vuole dare un’alternativa all’utenza rimasta “orfana” di veicoli come la leggendaria Land Rover Defender; un’icona del fuoristrada che, tuttavia, secondo alcuni puristi si sarebbe imborghesita con l’arrivo della nuova generazione.

All’operazione, comunque, non manca una gradita scorza di romanticismo: “Tutto nasce dalla passione per il fuoristrada del fondatore di Ineos, Sir Jim Ratcliffe”, racconta Gavioli: “A questa si è aggiunta, nel 2016/2017, la visione che il gruppo Ineos fosse in grado di mettere in produzione, autonomamente, una off-roader dura e pura”. Un mezzo in grado di soddisfare “una domanda a cui sempre meno costruttori danno una risposta adeguata”, perché ormai concentrati a sfornare suv di ogni ordine e grado. Belli da vedere, in taluni casi persino da guidare, ma distanti anni luce dall’essere “specialistici”.

A proposito, Jim Ratcliffe è l’imprenditore britannico che detiene la multinazionale della chimica Ineos. Ed è considerato l’uomo più ricco del Regno Unito, con un patrimonio stimato da Forbes in 17,2 miliardi di dollari. Insomma, per mettere a punto la Grenadier e progettarla senza compromessi non si è badato a spese. La multinazionale inglese aveva già una divisione dedicata alla produzione di componenti polimerici per altri costruttori automobilistici. Da pochi anni, però, ha dato vita a una vera e propria divisione automotive, la stessa che presiede il progetto Grenadier, che ha prezzi a partire da 69.290€ euro (prime consegne nel primo trimestre del 2023).

“Nel settore delle 4×4 è cambiata completamente l’offerta”, spiega Gavioli: “Si è passati da fuoristrada fatti di telaio a longheroni, ponti rigidi, bloccaggio dei differenziali, carrozzerie squadrate con generosi angoli di attacco-dosso- uscita agli sport utility a cui ci siamo abituati in questi anni”. Magnifici sotto tanti punti di vista, “magari anche in grado di poter affrontare del fuoristrada leggero ma totalmente gestiti dall’elettronica” per replicare quelle capacità dinamiche di cui, invece, Grenadier è capace sfruttando la sola meccanica.

“La visione di Ineos è stata proprio questa: capire che in un segmento particolare, come quello dei 4×4, ci sarebbe stata sempre una domanda per un ‘vero fuoristrada’, dotato pure di marce ridotte. Qui non parliamo di un suv in grado anche di fare dell’off-road leggero, ma di un fuoristrada in grado di affrontare situazioni di marcia estreme”, sostiene Gavioli, che ci tiene a sottolineare come la Grenadier faccia bene il suo lavoro anche sul nastro d’asfalto.

Certo è che, osservando da vicino Granadier, non sfugge come Ineos abbia riservato una grande attenzione pure a tecnologia e qualità costruttiva; tanto che dal mondo dei modaioli suv la Grenadier finisce per ereditare l’aura premium. Non a caso sotto al cofano del veicolo sono finiti i prestigiosi motori 6 cilindri in linea della Bmw, benzina o diesel, abbinati a un cambio automatico ZF a 8 marce: praticamente il meglio di quanto offerto dal mercato in tema di propulsione termica.

Tutto questo fa rima con “versatilità”, altro asso nella manica di questo mezzo, che sembra unire la robustezza e la concretezza della Defender primigenia a cura costruttiva e desiderabilità della Mercedes Classe G. Assali, freni, tiranti sterzo e sistemi di bloccaggio dei differenziali, poi, parlano italiano: sono griffati rispettivamente Carraro, Brembro, Frap e Cofle. Alla fine del 2023 arriverà una versione della Granadier con carrozzeria pick-up, a doppia cabina e passo allungato. Mentre nel 2025-2026 sarà la volta di un fuoristrada più piccolo della Grenadier, a trazione 100% elettrica.

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