Tutta Italia si è stretta in questi giorni attorno alla famiglia di Siniša Mihajlović, una sorta di abbraccio collettivo pieno di commozione nei confronti del campione e di profondo affetto per i suoi cari. In particolare, la moglie Arianna Rapaccioni, l’ex showgirl che lasciò la tv per dedicarsi completamente alla famiglia e ai figli nati durante il lungo matrimonio. “Un amore unico”, come lo ha definito in questi giorni Simona Ventura. Ma non tutti sanno che prima di incontrare Arianna, che lavorò anche in programmi come Luna Park e Quelli che il calcio, l’allenatore ebbe una storia con una donna, conosciuta quando arrivò a Roma per giocare nella Lazio, e da quella relazione nacque un figlio.
Il ragazzo si chiama Marko, è nato nel 1992, dunque oggi ha 30 anni, ma lui e Siniša si sono conosciuti solo nel 2004 per poi allontanarsi nuovamente, visto che il loro rapporto è stato caratterizzato da alti e bassi. A raccontarlo fu lo stesso Mihajlović in un’intervista al settimanale Oggi, a cui confidò si essere stato un “padre diverso con Marko” e di esserne dispiaciuto. “L’ho riconosciuto, mantenuto, ma non l’ho cresciuto io. Non lo sento da un anno”, rivelò in quell’occasione.
Poi aggiunse altri dettagli, superando la naturale ritrosia a parlare del suo privato: “Gli avevo chiesto di prendersi più responsabilità, non ne è stato capace. Mi ha chiamato, ma non ho risposto. Lo chiamerò io quando sarò pronto. Quando qualcuno mi delude, mi serve tempo”. Dunque, oltra a Viktorija, Virginia e ai tre maschi Miroslav, Dusan e Nicholas, nati dal matrimonio con Arianna, Mihajlović aveva un sesto figlio che sarà incluso nell’asse ereditario. “Che ci sia o meno il testamento, l’eredità di Mihajlovic dovrà essere divisa anche con il figlio riconosciuto Marko. Perché così prevede il Codice civile”, spiega Leggo. Che poi aggiunge altri dettagli sulla successione: “Oltre al testamento bisogna considerare la successione legittima, ovvero i casi in cui la legge indica gli eredi definiti ‘legittimi’. A cui, quindi, dovrà andare una parte dell’eredità. Si parla perciò di ‘quote di legittima’. Al coniuge (Arianna) andrà un quarto del patrimonio, vista la presenza di più di due figli. Mentre ai discendenti andrà la metà del patrimonio ereditario, da dividersi tra loro in parti uguali”.