Una rara ammissione che riguarda i territori occupati dalle forze russe – Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson – che versano in una situazione “estremamente difficile”. Nella Giornata dedicata ai Servizi di Sicurezza, il presidente russo Vladimir Putin riconosce le criticità nelle aree annesse alla Federazione via referendum, e ha ordinato ai servizi federali (Fsb) di “identificare prontamente traditori, spie e sabotatori”, rafforzare la sorveglianza sulla società russa e ai confini del paese per contrastare quello che ha definito “l’emergere di nuove minacce” provenienti dall’estero. Nel suo discorso, diffuso in televisione, Putin ha descritto il Cremlino come “una fortezza assediata” nello scontro con l’Occidente e ha esaltato i soldati, gli ufficiali e i volontari russi impegnati nella guerra in Ucraina in quanto “esempi eccezionali di coraggio e abnegazione” nell’attuale “momento difficile ma significativo”.
La mossa Usa – Tutto questo mentre, secondo quanto rende noto la Cnn, gli Stati Uniti stanno pianificando di inviare all’Ucraina apparecchiature elettroniche in grado di convertire munizioni aeree non guidate in “bombe intelligenti“. Funzionari Usa confermerebbero che i kit dovrebbero far parte del nuovo pacchetto di armi ma non è chiaro quanti ne saranno inviati. Le bombe di precisione potrebbero aiutare l’Ucraina ad attaccare le linee difensive russe o altri obiettivi di grandi dimensioni. Il loro raggio d’azione è di circa 15 miglia, 24 km, il che significa che comunque le forze di Kiev non potrebbero colpire nel territorio della Russia. “Non sarà la Russia a dettare il tipo di supporto che forniamo all’Ucraina”, ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing virtuale con la stampa rispondendo ad una domanda sulle minacce della Russia nel caso di invio di Patriot da parte di Washington. “Continueremo a dare a Kiev i sistemi di difesa anti-aerea e l’assistenza alla sicurezza di cui ha bisogno”, ha sottolineato.
Zelensky in Donetsk – E oggi Zelensky è andato in visita a Bakhmut, città del Donetsk che le forze russe stanno cercando di conquistare da mesi e che attualmente è il punto più caldo del fronte nell’Ucraina orientale. “Zelensky ha incontrato i militari, ha parlato con loro e ha consegnato decorazioni ai nostri soldati” che hanno respinto la feroce campagna militare russa nella città, durata mesi, ha aggiunto il servizio stampa presidenziale senza fornire ulteriori dettagli sulla visita.
Attacchi nella regione di Belgorod – Intanto questa mattina si sono abbattuti bombardamenti sulla città russa di Shebekino, nella regione di Belgorod, già colpita nelle scorse settimane da attacchi che le autorità russe hanno attribuito all’Ucraina. Nella zona si sono interrotte forniture idriche ed elettriche. “L’alimentazione elettrica è stata interrotta a causa dei bombardamenti. Un terzo dei residenti della città è rimasto senza elettricità. Granate hanno colpito la zona industriale. C’è almeno una vittima”, ha scritto su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov rilanciato dai media ucraini che commentano: “come di consueto Gladkov incolpa le Forze armate dell’Ucraina”.
Kiev – La fornitura di elettricità nella regione di Kiev rimane critica, l’80% del territorio è senza corrente. E nella capitale continua a non esserci acqua. “Dopo i recenti attacchi di droni e missili, il ripristino dell’alimentazione è in corso – ha detto Oleksiy Kuleba, capo dell’amministrazione militare regionale di Kiev -. Vorrei sottolineare che la complessità e la durata dei lavori di riparazione aumentano con ogni bombardamento nemico. A seguito di ingenti danni all’infrastruttura energetica, Ukrenergo applica interruzioni dell’elettricità. La situazione più difficile è nei distretti di Buchansk, Vyshgorod, Obukhiv e in parte anche a Fastiv“. Kuleba ha sottolineato che la priorità per l’approvvigionamento di elettricità spetta a ospedali, impianti di riscaldamento e approvvigionamento idrico. Nella notte ieri, le truppe russe hanno attaccato la regione di Kiev con droni kamikaze di fabbricazione iraniana. Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky è in visita a Bakhmut, nell’est, zona calda del fronte ucraino. Lo riferisce la presidenza di Kiev. Bakhmut è la città del Donetsk che le forze russe stanno cercando di conquistare da mesi e che attualmente è il punto più caldo del fronte nell’Ucraina orientale. “Zelensky ha incontrato i militari, ha parlato con loro e ha consegnato decorazioni ai nostri soldati” che hanno respinto la feroce campagna militare russa nella città, durata mesi, ha aggiunto il servizio stampa presidenziale senza fornire ulteriori dettagli sulla visita.