Inizia dalla Commissione Giustizia del Senato il percorso di un nuovo disegno di legge che ha l’obiettivo di aumentare la tutela prevista per le donne che denunciano episodi di violenza di genere. Il Ddl mira ad assicurare l’effettività dell’intervento del pubblico ministero: in caso di inerzia, prevede l’avocazione delle indagini da parte del procuratore generale. “Spesso non si procede al rispetto del termine di tre giorni, previsto dal Codice rosso, per sentire la persona che ha presentato la denuncia. Tre giorni importanti nei quali a volte si verifica un’escalation di violenze”, spiega la senatrice leghista Erika Stefani, relatrice del testo a prima firma della presidente della Commissione Giulia Bongiorno.

“Sono fondamentali le tempistiche ed è fondamentale l’attenzione alla vittima del reato – aggiunge Stefani -. Non è infrequente che il termine sia disatteso. Questo disegno di legge si propone di ovviare alla eventuale inerzia immotivata del pubblico ministero designato, con l’avocazione al procuratore generale”. “Il femminicidio è un tema complesso e questa è anche l’occasione per tenere sempre vivo il tema”, conclude.

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