“Caro Marco, l’abbiamo fatta grossa” dice Miguel Gotor, scherzando con Marco Bellocchio, dopo aver confessato per la prima volta, in pubblico, al regista, di aver commesso un “errore” come consulente storico nella serie Tv “Esterno notte”.
Si riferisce alla scena in cui Aldo Moro e la brigatista Adriana Faranda si stringono la mano in segno di pace, nella chiesa di Santa Chiara. È vero che il Presidente della DC andava spesso lì a pregare. È altrettanto vero che alcuni esponenti delle BR, e la stessa Faranda, hanno dichiarato di frequentare quel luogo di culto, come una delle rare occasioni per vedere Moro da vicino.
Ma la stretta di mano è una licenza artistica del regista e, parrebbe, “un autogol” del consulente storico. Diversi spettatori, particolarmente scrupolosi, hanno fatto notare a Gotor che nel ‘78 non era ancora prevista questa pratica: “Anche io sono rimasto veramente sorpreso” si giustifica sorridendo Gotor, di fronte allo sgomento divertito di Bellocchio rimasto fino ad allora ignaro dell’errore. “La liturgia che prevede lo scambiamoci un segno di pace – continua – che noi ritenevamo fosse postconciliare, quindi eravamo tranquilli, nel ‘78 pare non si praticasse”. “Al mio narcisismo è spiaciuto molto” scherza Gotor, durante il dibattito sul caso Moro, organizzato da Fondazione Fare Cinema e Bottega XNL, la sezione diretta da Paola Pedrazzini dedicata al cinema e al teatro del Centro per le arti contemporanee XNL Piacenza (Fondazione di Piacenza e Vigevano presieduta da Roberto Reggi).
Ma Gotor ha sbagliato davvero? Da una verifica fatta su articoli di siti specialistici, come aleteia.org (sostenuto dalla FEM, Fondazione per l’Evangelizzazione attraverso i Media) e Settimananews, risulta che la riforma liturgica del 1970 reintrodusse la prassi, strutturalmente, in ogni messa che viene celebrata. L’obiezione allo storico è, dunque, respinta. Ma resta acceso il dibattito sui delicati equilibri tra realtà e fiction, scelte artistiche e falsi storici. Puoi seguire l’intero incontro tra Marco Bellocchio, regista della serie ‘Esterno notte’, e Miguel Gotor, storico consulente della serie e autore del libro ‘Io ci sarò ancora‘ – in edicola con il Fatto Quotidiano – sul nostro sito e sui canali social del Fatto Quotidiano e di Paper First.