Non un incidente, ma un omicidio. È questa l’ipotesi su cui lavoravano gli inquirenti di Pavia per la morte di Polina Kochelenko, ex modella, criminologa e addestratrice di cani, morta senza vita in una roggia a San Giorgio Lomellina (Pavia) nell’aprile 2021. La madre della donna già a maggio sosteneva che quello che era avvenuto alla fine non poteva essere chiamata “fatalità” e che la figlia era stata uccisa. In un primo momento si riteneva che la 35enne fosse annegata (in pochi centimetri di acqua, ndr) nel tentativo di salvare uno dei suoi cani con cui stava camminando. Ora si indaga per omicidio volontario.
Polina Kochelenko era scomparsa la sera del 16 aprile del 2021. Il giorno dopo il cadavere viene trovato nella roggia Malaspina, uno dei canali che costeggiano le campagne, a mezzo chilometro da casa. Ha il volto riverso in basso, nell’acqua, e galleggia in pochi centimetri. Un dettaglio che non convince perché era, a detta della madre, una nuotatrice esperta. L’ipotesi era stata che potesse essere caduta, battendo il capo e perdendo i sensi, per poi rotolare nel canale. Proprio il giorno del ritrovamento sarebbe dovuta andare con la madre ad acquistare un’auto ed era stata lei a denunciare la scomparsa della figlia.