“Berlusconi è innocente”. A oltre due mesi dalla prima arringa difensiva, sostenuta dall’avvocato Federico Cecconi che ai giudici di Milano ha prospettato l’imputato come “parte offesa di tentativi di estorsione” e non come corruttore, in aula è entrato l’avvocato Franco Coppi. Il professore, già difensore dell’ex premier nelle fasi finali del primo processo Ruby, ha chiesto l’assoluzione: “La nostra richiesta è che il dottor Berlusconi venga assolto perché il fatto non sussiste, noi non neghiamo che abbia versato denaro alle persone coinvolte nei processi Ruby uno e due, ma continuiamo a sostenere che non l’abbia fatto per finalità corruttive”. Nel procedimento a carico del leader di Forza Italia e altre 28 persone tra cui la stessa Ruby gli imputati rispondono a vario titolo di corruzione in atti giudiziaria e falsa testimonianza. Coppi ritorna, come hanno già fatto altri difensori, sulle giovani donne ex ospiti delle serate di Arcore che “non avrebbero mai potuto assumere la qualità di testimoni” e quindi, quando si sono sedute sul banco dei testi nei processi Ruby 1 e 2, non avevano la qualifica di “pubblico ufficiale”. “Siamo convinti che la valutazione di queste questioni porti ad ignorare tutte le problematiche in fatto” ha aggiunto il legale.
I giudici del processo, infatti, lo scorso 3 novembre 2021, con un’ordinanza hanno dichiarato inutilizzabili tutti i verbali di 19 ragazze resi nei processi Ruby (le presunte false testimonianze), perché in sostanza le giovani, secondo il Tribunale, andavano già indagate dal marzo 2012 e sentite in aula con la garanzia dei testi assistiti da avvocati, cosa non avvenuta. “Se tutte queste promesse e versamenti di denaro contestati – ha chiarito Coppi – sono stati fatti a persone che non erano testimoni, che non erano pubblici ufficiali il reato di corruzione non si integra”. Nelle udienze successive all’ordinanza i difensori delle imputate avevano tutti chiesto l’assoluzione dal reato, ma il Tribunale aveva respinto l’istanza. Le uniche testimonianze rimaste sono quelle di Iris Berardi e per una parte anche quelle di Barbara Guerra. La prima, minorenne all’epoca delle serate, aveva raccontato anche un diario quello che avveniva nelle serate “bunga bunga”. In una serie di tweet risalenti al 2014 la giovane brasiliana aveva lanciato anche una sorta di avvertimento: “Ho visto cose che voi uomini non potete nemmeno immaginare”.
Da parte dell’accusa ci sono stati due interventi: “Vorrei replicare ad alcune difese che hanno sottolineato come questo processo sia durato 12 anni. In realtà il dibattimento è durato 6 anni” e ha subito “diversi rinvii” a causa di “legittimi impedimenti”, manifestati dalla difesa Berlusconi, ha detto il pm Luca Gaglio, titolare dell’accusa con l’aggiunto Tiziana Siciliano. “La difesa di Berlusconi chiede una sentenza con cui si eluda in tutti i modi il merito, ossia le prove che la Procura ha raccolto, vuole una sentenza scollata dalla prova, vuole una sentenza che dribbli in tutti i modi le prove raccolte” ha poi detto il pubblico ministero. Il processo è stato aggiornato al prossimo 25 gennaio. La sentenza, invece, è attesa per il 15 febbraio prossimo.