“Roma, solitamente una città sull’orlo del collasso urbano, sembra improvvisamente sul punto di riprendersi. Una brezza rinfrescante di possibilità, non solo la spazzatura bruciata di quest’estate, sta soffiando sulla città. Un hotel Bulgari aprirà presto nel centro della città, insieme ad altre strutture ricettive di marca che promettono una rinascita del lusso nella zona di Via Veneto. La città spera di ospitare l’Esposizione Universale del 2030, un premio potenzialmente trasformativo che potrebbe migliorare le infrastrutture e reimmaginare gli aspri quartieri orientali di Roma, anche se già ora sono pieni di energia. Che si tratti di palazzi sontuosi o di nuovi ristoranti desiderosi di liberarsi dal giogo della carbonara, Roma sembra desiderosa di smettere di riposare sui suoi allori appassiti“. Inizia così il pezzo dell’inviato per il New York Times, Jason Horowitz dal titolo “36 ore a Roma: cose da fare e da vedere”. Una vera lode alla Città Eterna, ma non priva di unna critica ai mezzi pubblici.
Sono infatti diversi i suggerimenti per il pubblico statunitense. Come prima cosa viene proposto di seguire le orme di Papa Francesco. Il Santo Padre, al ritorno da ogni viaggio all’estero fa tappa alla basilica di Santa Maria Maggiore, una delle quattro basiliche papali di Roma. Ci va per esprimere la sua gratitudine per il buon esito del viaggio di ritorno. Qui è possibile osservare “Al piano superiore, accessibile con una breve visita guidata, si trova la Loggia delle Benedizioni e il suo capolavoro nascosto: i mosaici scintillanti del XIII secolo che si concentrano sulla fondazione della chiesa. L’ingresso è gratuito, ma l’accesso alla loggia e al museo costa 9 euro, circa 9,25 dollari”. Passeggiando “Nel Paese di Fellini”, si passa per le strade più caratteristiche di Roma concedendosi una pausa “pasticcini” nella famosa pasticceria Regoli in Via Merulana. Via di lì è possibile arrivare a uno dei tanti gioielli nascosti della Capitale: “Roma è una città di segreti. Dietro le facciate malandate si nascondono giardini immensi e palazzi scintillanti. Palazzo Colonna è forse il più ben gestito e sbalorditivo di tutti”.
Tra bar dove fare aperitivi, hotel dove alloggiare e monumenti da visitare assolutamente viene consigliato anche qual è il mezzo migliore per spostarsi nella Città Eterna. Ad essere bocciato categoricamente è il trasporto pubblico: “Non è il modo più affidabile per spostarsi gli autobus spesso non si presentano e sebbene le due linee della metropolitana ti portino vicino alle principali destinazioni turistiche servono una parte limitata della città. La soluzione migliore è prendere un taxi o noleggiare uno scooter“. Lusingato dalle belle parole spese nei confronti della città, mezzi pubblici esclusi, l’assessore a Turismo, moda, grandi eventi e sport Alessandro Onorato fa sapere: “E’ importante che il mondo riconosca la ripartenza della nostra città. È ancora più importante che lo dicano grandi testate internazionali che fino a poco tempo fa davano una descrizione rassegnata e drammatica della Capitale”.